BLOOD RED THRONE - Fit To Kill

Mighty Music
"Come fai a chiamarti Tango nel paese del Samba?" disse il grande Terence Hill al cattivone di turno nel noto film "Non C'é Due Senza Quattro". La battuta rispecchia pari pari il mio pensiero durante l'ascolto del nuovo album dei Blood Red Throne. Avranno vita difficile questi norvegesi, proponendo Death Metal nel paese del Black Metal. E nonostante questo, riescono a sopravvivere da ben 21 anni e nove album. Encomiabile! "Fit To Kill" è appunto la nona "gemma" sciorinata fuori da querti bestiali deathsters scandinavi. Puro Death vecchia scuola. Vale a dire: chitarrone dalle distorsioni putrescenti, assortiti ma stereotipati cambi di ritmo, potenza, brutalità... e una voce in stile puramente Growl. Non ci troviamo difronte a nulla di nuovo. Solo un putrescente album di Death Metal vecchia scuola, con tutti i suoi limitatissimi stereotipi, che hanno fatto il loro corso e (per fortuna) si sono estinti verso la metà dei '90s. D'altronde, anche a livello qualitativo, questo "Fit To Kill" non fa altro che replicare pedissequamente quegli stereotipi, rasentando spesso la noia. Tutto qui è piatto, ripetitivo, noioso. Nessuna impennata verso un salto di qualità perlomeno parziale. Ripeto, un encomio per i nostri che sopravvivono egregiamente da oltre 20 anni. Tuttavia, lo scomodo ma oggettivo dovere del recensore impelle. Noia, piattume e disgusto permangono lungo tutto l'ascolto di questo disco inutile. Chiudo qui, altrimenti divento anche offensivo. 

Voto: 3/10 

Alessio Secondini Morelli