BARONESS - Gold & Grey

Abraxas Hymns
I Baroness sono una band di Savanah, Georgia, che esordisce nel 2007 con un disco intitolato Red Album. I successivi dischi del combo hanno sempre continuato ad avere una suggestione cromatica nei titoli. Abbiamo infatti avuto Blue Record (2009), Yellow And Green (2012), Purple (2015), e ora questo Gold And Grey del 2019. La musica dei Baroness e' partita come sludge metal ma nel tempo si e' collocata in una dimensione libera dalla mera appartenenza di genere per ampliare la proposta in modo personale e suggestivo. La band e' composta da John Dyer Baizley alla voce, da Gina Gleason alla chitarra, da Nick Lost al basso e alle tastiere e da Sebastian Thomson alla batteria. Il sound e' massiccio e corposo, e le suggestioni melodiche, acustiche e psichedeliche conferiscono al tutto una dimensione intrigante. L'opener Front Toward Enemy ci colpisce con un impatto incalzante mentre I'm Already Gone ha in andamento un po' inquieto. Una sensazione di inquietudine si trasmette anche nella terza traccia, intitolata Seasons. Lo strumentale Sevens ci propone una dimensione psichedelica che sfocia in Tourniquet, brano che nasce acustico per poi svilupparsi in una dimensione elettrica incalzante. Anchor's Lament è il prologo di Throw Me An Anchor, un brano frenetico, rabbioso e veloce. I'do Anything si apre in modo angosciante e si mantiene ricca di tensione fra suggestioni acustiche e dimensioni sospese. Ancora psichedelia acustica che viene estesa in Emmet - Radiating Light, che ci ricorda qualcosa di pinkfloydiano a cavallo fra i Sessanta e i Settanta. Cold Blooded Angels Inizia un po' in sordina per poi prorompere di energia che continua però ad alternarsi a momenti più soffusi in una tensione dinamica che conferisce varietà al tutto. Crooked Mile ci spiazza con atmosfere dissonanti che conducono alla dimensione destabilizzante di Broken Halo. Can Oscura e' un intermezzo percussivo che ci introduce Borderlines, la traccia piu' lunga del disco con i suoi oltre sei minuti di durata. Si tratta di un brano incalzante e incisivo. Ancora dimensioni inquietanti nei due minuti di Assault On East Falls. Arriviamo alla finale Pale Sun che e' un pezzo visionario che accentua la dimensione di spiazzante inquietudine che ci ha accompagnato durante i sessanta minuti di questo lavoro. Gold And Grey non e' un disco di facile ascolto. Approcciato con lo spirito giusto può regalare emozioni particolari e non banali. 

Voto 7/10 

Silvio Ricci