MACCHINA PNEUMATICA - Riflessi e Maschere

Black Widow
I Macchina Pneumatica sono un'interessante band del sottobosco milanese, all'esordio per Black Widow Records con un album, "Riflessi E Maschere", dove i nostri pescano copiosamente dalle loro principali influenze musical-concettuali. Fatte di Jazz-Rock e sopraffino Prog settantiano, ma anche di Rock Italiano orecchiabile quanto energico, ma tutt'altro che banale. La natura concettuale del lavoro (anche se non sembrerebbe trattarsi di un vero e proprio "concept-album") è di matrice il più delle volte "distopica" e fantascientifica. Lo si comprende soprattutto dai testi di brani come "Gli Abitanti Del Pianeta" e "Sopravvivo Per Me", dove i nostri paiono descrivere una situazione futuristica in cui l'essere umano è portato a rapportarsi in continuazione verso un mondo di progresso scientifico e di una sua lenta ma inesorabile conformazione alla macchina. Oppure a chiedersi chi abbia inventato la macchina-uomo e per quale motivo... se non quello di auto-distruggersi. Spesso durante l'ascolto di quest'album mi sono ritrovato a ricordare il Battiato più sperimentale di "Fetus" e "Pollution" con la sua affezione per "Il Mondo Nuovo" di Aldous Huxley. L'impressione è più o meno similare. L'elemento musicale appare abbastanza fresco e vivace, quanto dovutamente orecchiabile nelle parti cantate, laddove vi sia bisogno di una maggior comprensione delle liriche. Il tutto è però alternato a composte ma intriganti fughe strumentali, con l'organo ed il pianoforte di Carlo Fiore e la chitarra di Raffaele Gigliotti a farla da padrone, dominando su arrangiamenti pieni di complesse trame Jazz-Prog. La Macchina Pneumatica ha appena iniziato a funzionare. Merita una chance da parte del pubblico nostrano. Vi suggerisco di provare ad ascoltare "Riflessi E Maschere" con la giusta calma e disposizione d'animo. Non fosse altro per l'interessante concept, che probabilmente in futuro sarà ulteriormente sviluppato. 

Voto: 7,5/10 

Alessio Secondini Morelli