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| Inner Wound |
Ecco al traguardo del secondo album i power metallers toscani Kalidia. Innanzitutto, data la qualità della proposta musicale, mi permetto di elogiare la Inner Wound che ha offerto un contratto ai nostri, visto che il precedente "Lies' Device" era uscito autoprodotto, e non è bene che una band di questa caratura rimanga per troppo tempo in siffatta situazione. Ed ora, passiamo al recente "The Frozen Throne". Ovviamente, come si evince anche dall'ottimo quanto stereotipato artwork "maestoso", la forma espressiva che i nostri hanno scelto è il Power Metal. Ma non scappate! Qui dobbiamo obbligatoriamente elogiare la qualità della proposta, piuttosto alta. Le tracce di quest'album sono tutte molto elaborate compositivamente, di gran feeling e classe, nonché supportate da una band caratterizzata da un solido bagaglio tecnico. Il trademark dei nostri è innanzitutto una voce femminile, quella di Nicoletta Rosellini, molto espressiva e sempre molto ben amalgamata con il giusto mood di ogni brano musicale presente sull'album, rimembrando con la sua performance vocale anche barlumi di certo Gothic/Symphonic Metal più nord-europeo (Within Temptation?). E la musica dei Kalidia sinfonica lo è parecchio. Le evocative sezioni di keyboards sono parte integrante dei brani, integrandoli ed arricchendoli senza mai esser di troppo. Anzi toccando picchi qualitativi egregi soprattutto in brani dotati di una certa verve narrativa, come la ballad "Midnight's Chant", la folkeggiante "To The Darkness I Belong", "Orpheus", e la bellissima ed orientaleggiante "Circe's Spell". Eh sì, pur non avendo i testi con me, da alcuni titoli si può evincere che gli argomenti toccati dalle liriche sono spesso incentrati nella mitologia. Il che rappresenta senz'altro un valore aggiunto. Andate sicuri, perché su questo "The Frozen Throne" una canzone è più bella dell'altra. E spero vivamente che i Kalidia raccolgano presto tutto il successo, soprattutto internazionale, che meritano.
Voto: 8/10
Alessio Secondini Morelli