ARTILLERY - The Face Of Fear

Metal Blade
Toh chi si rivede. I danesi Artillery, nome di culto della scena Thrash Metal europea, con i loro bei tre albums pubblicati "in epoca storica" a cavallo tra anni '80 e primi '90. Dopo lo scioglimento del 1992 riformatisi brevemente tra il 1998 ed il 2001, per lo spazio di un solo album, e poi definitivamente riunitisi da circa 11 anni... durante i quali non sono mai stati così tanto attivi. Questo roventissimo "The Face Of Fear" è il quinto album dalla reunion del 2007. A quanto pare. i nostri thrashers non sono mai stati così attivi e così potenti. Soprattutto grazie ad una piccola pennellata di rinnovamento nella line-up, ora comprendente accanto ai membri storici della band il nuovo, bravo singer Michael Bastholm Dahl (ascoltate tutte le sfumature della semi-ballad "Pain" e poi ditemi se non è un singer dotato di gran feeling ed espressività) ed il potente drummer Josua Madsen. Non ho mai ascoltato gli albums precedenti ma... questo disco spacca. Ovviamente, si tratta del canonico album di maniera, dedicato a tutti gli appassionati del Thrash Metal della Golden Age ottantiana. Ma ciò non vuol necessariamente dire che sia un prodotto scarso. I nostri paiono non aver mai perduto lo smalto di un tempo, e in tracce come "Through The Age Of Atrocity" e "Thirst For The Worst" mostrano palesi e splendide influenze mutuate addirittura dal Metal Classico. C'é anche da dire che l'album esce per la mitica Metal Blade, e che quindi, in nome della storicità dell'etichetta, oggi come oggi un prodotto discografico di siffatta scuderia non può sbagliare il colpo, qualitativamente parlando. E qui tra questi solchi va tutto meravigliosamente bene. Ci troviamo davanti a grandi quantità di energia sotto forma di un bel platter di classico Power/Thrash Metal, fatto con la classe che solo i veterani sanno sciorinare ancora. Prodotto valido, che merita una chance tra gli amanti, vecchi e nuovi, del Grande Thrash Metal. E ricordate sempre che, nel bene e nel male, gli Artillery hanno fatto anch'essi la Storia del genere. Provatelo sulla vostra pelle... con le due bonus tracks finali: le ri-registrazioni di due loro classici di repertorio: "Mind Of No Return" e "Doctor Evil". 

Voto: 7,5/10 

Alessio Secondini Morelli