PAOLO BALTARO - Live Pillheads

Banksville
Paolo Baltaro! Un nome, una garanzia. Polistrumentista, cantante, songwriter, produttore, attivo da qualche decennio con parecchie bands italiche e foriero di un eclettismo sonoro assolutamente unico nel suo genere nel nostro underground, tra Jazz, Prog e addirittura Punk (ricordiamo il suo ruolo di tastierista negli Arcansiel, prodotti dalla Musea, nonché di batterista dello storico gruppo Punk Sorella Maldestra). Ed ora, Baltaro esce con un live album suonato assieme alla sua attuale formazione solista, i Pillheads, registrato durante il concerto del 2 febbraio di quest'anno alle Officine Sonore di Vercelli. La matrice di partenza della musica dei Pillheads è chiaramente Prog, ma questo non deve ingannare il potenziale ascoltatore. In questo live, ottimamente registrato e suonato, tra l'altro da una band eccellente (assieme a Baltaro chitarra/voce abbiamo nomi come Simone Morandotti alle keyboards, Daniele Mignone al basso, Andrea Orrù alla chitarra e il batterista Andrea Beccaro... mica bruscolini!), troviamo i molteplici stilemi sonori che Baltaro ha fatto propri e trasformato in espressività artistica personale, riproposta ad un pregevolissimo livello artistico. Non commetterò l'errore di fare un track-by-track, svelandovi soltanto che accanto ad una hardrockeggiante "Sunny Days" in apertura (non poteva esserci introduzione migliore per un concerto così), troviamo perle di inestimabile profondità musicale ed eclettismo sonoro come "Angel Of March", che con i suoi oltre 12 minuti ingloba uno spettro sonoro che va a toccare, in alcuni momenti, addirittura atmosfere Shoegaze, mentre la ballad "Swimmer In The Sand", costruita su ottime trame pianistiche, appare come un brano musicale straordinariamente adulto e fortemente emozionale caratterizzato da influenze "cantautorali". La mia preferita è l'altra energica ballad "Brightest Moon", rivangante barlumi Blues Rock assieme ad ammiccamenti sfacciatamente psichedelici (e che assoli di chitarra da sturbo verso il finale!!!). Il momento della più pura follia sonora è rappresentato poi dalla cover "stravolta" di "Bike" dei Pink Floyd dell'era Syd Barrett. Non ve la descrivo, ascoltatevela, perché è fantastica!!! Secondo me sarebbe piaciuta a Syd stesso (parlandone da lucido, ovviamente). Bene. Ho preferito descrivere solo un assaggio dei brani presenti, ma vi esorto a scoprire personalmente per intero l'operato di Baltaro in questo Live album dei suoi Pillheads (in uscita per la sua label Banksville Records, coprodotto dalla mitica Musea e distribuito dalla Universal!) e tenerlo sempre bene in considerazione. Perché gente che sa entrare fino a questo punto nella dimensione più profonda della "plasmabile sostanza musicale" non ve ne sono tante qui da noi. Sono poche, splendenti e maledette come la Stella del Mattino che gli Antichi chiamavano Lucifero. 

Voto: 9/10 

Alessio Secondini Morelli