ROSTRES - Les Corps Flottants

Slow Burn
Direi come prima cosa azzeccatissimo il titolo del lavoro: corpi galleggianti, in effetti ad ascoltare il disco con le sue emozioni, le sensazioni ed atmosfere eteree i corpi galleggianti li vedi veramente. I sette lunghi brani hanno matrice comune, ma nella loro assomiglianza hanno qualcosa che li caratterizza e li distingue. Tempi lunghi e atmosfere ricercate sono il segreto di questa band, che mischia la tristezza con un certo senso di angoscia riuscendo a catturare ed a ipnotizzare l’ascoltatore fin dalle prime note di ogni brano. Il viaggio è lungo e tormentato, ma non senza sorprese od eventi lieti, anche se brevi e molto nascosti, come voler vedere un sole lucente in un giorno di nuvole. Solo a metà/fine disco arriva Glaire che ci risveglia dalle nostre inquietudini con riff che si lascia ascoltare e valorizzare”, per poi lasciare ancora lo spazio alle atmosfere psichedeliche decadenti e malinconiche, ma che nonostante tutto lasciano comunque ancora intravedere una luce, una speranza, non sono una corsa verso il buio e la dannazione, ma sembra invece di essere immersi in un limbo, con la consapevolezza che prima o poi questo “stato di cose” finirà. Ottima prova di questa band che sempre alla ricerca delle melodie, le lega con il doom e l’etereo, per la scoperta di un’interiorità latente. 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti