OCEANS OF SLUMBER - The Banished Heart

Century Media
Se siete amanti del metal easy-listening, spensierato, che non richiede sforzi nell’ascolto e arriva diretto ed immediato, questo disco non fa assolutamente per voi. È proprio questo il motivo per cui amo appassionatamente ed incondizionatamente “The Banished Heart”, il nuovo lavoro in studio degli Oceans of Slumber. La formula rimane pressoché invariata: un progressive metal dalle tinte intense e sofferte, pervaso di struggente malinconia, in grado di evocare atmosfere suggestive senza ricorrere a poderosi ed invasivi tappeti di tastiere, con la sola forza dell’intensità della musica e delle emozioni sprigionate dalla splendida voce di Cammie Gilbert. Un songwriting complesso, variegato, che non teme di invadere gli spazi del doom o del death, nè di esplorare con coraggio inattesi percorsi new age. Caratteristiche che già si apprezzano nel disco precedente, “Winter”, e che si impongono prepotentemente in questo nuovo album rivelando una band ancora più matura, consapevole e in grado di sfruttare appieno ogni singolo punto di forza del proprio arsenale artistico. Attraverso un tunnel immaginario in cui le gravi note di un vecchio pianoforte si mescolano ad effetti sci-fi, la band ci introduce fin da subito nei meandri più profondi del suo viaggio onirico e visionario, scandito da cupi e ruvidi accordi di chitarra: è la opening track “The Decay Of Disregard”. Il viaggio è lungo ma ricco di luoghi bellissimi da visitare: il gioco di contrasti di “At Dawn”, la title track “The Banished Heart” che ci regala un meraviglioso squarcio di sereno dopo lunghe e tormentate tempeste dell’anima, l’intimo incipit di “Howl Of The Rougarou” che improvvisamente si apre in uno struggente vortice di emozioni, le delicate pennellate della scena dipinta dall’interludio “Her In The Distance”, la crescente tensione che trova finalmente la pace nella bellissima “No Color No Light”, che vede la partecipazione di Tom Englund degli Evergrey. Un viaggio intenso, al termine del quale ti senti sopraffatto ed esausto, ma profondamente grato per aver visto e provato sulla tua pelle ogni singola sfumatura del caleidoscopio delle emozioni umane. Complice una produzione eccelsa in grado di fondere sonorità a tratti vintage, a tratti post-moderne, a tratti aggressive e poderose, a tratti più intime raccolte, questo album è un nuovo, prezioso gioiello da aggiungere alla mia collezione personale e che custodirò con la cura che si riserva solo alle cose più belle. 

Voto: 9/10  

Sam A.