MESARTHIM - The Density Parameter

Avantgarde Music
Il ritorno del duo australiano ha generato un vero capolavoro; un grande disco dove scienza, musica e sperimentazione vanno di pari passo. Definire il nuovo album di questa band solamente metal, equivale a diminuirne il valore artistico, perché il paragone è più alto; la tematica affrontata dai nostri è importante, profonda e degna di attenzione. La formazione ha un’influenza estrema del metal, ma evocano persino atmosfere care al grande genio Vangelis per l’uso sapiente dell’elettronica. L’opener “ Ω”, se vedete bene il simbolo greco che noi conosciamo come Omega, è il valore del concetto ispiratore di questo disco, ovvero il parametro della densità; un valore scientifico che ha come due valori l’energie e l’universo. Una musica densa di basi elettroniche, synth e tastiere, quasi come se fosse una colonna sonora per un documentario sullo spazio o un film fantascientifico; ma non c’è solo questo, a rendere tutto più organico, squarci black metal con riffing gelidi e scream vocals; una grande apertura. “Collapse” inizia con echi spaziali,vento cosmico e esplosioni di batteria elettronica lenta; riffing denso e melodico, sintetizzatori e orchestrazione elettronica. Anche qui lo screaming fa un’entrata dolorosa e lacerante e la commistione fra elettronica, suoni quasi prog e sperimentali con melodie malinconiche creano un quadro sonoro affascinante. “Transparency” è un brano perfetto; melodia ficcante generata dal synth, tappeto di tastiere e riff scurissimi, giro melodico che si ficca in testa in questo mid tempo trascinante. Un brano che entra di diritto in quei brani perfetti, ricchi di pathos con orchestrazioni, pause, squarci dove le chitarre hanno sapienza e colore e screaming vocals che fanno capolino. “Recombination” è un brano potente nell’uso del sintetizzatore, chitarre dai riff gelidi che aprono a note epiche e spaziali di synth. La batteria elettronica è in up tempo ed è un tutt’uno con le tastiere, lo screaming è acidissimo e furioso ma viene bilanciato da ampie melodie elettroniche. Un disco favoloso, potremmo definirlo avanguardia estrema, ma sarebbe riduttivo; perché la buona musica non ha bisogno di classificazione, ma solo di essere goduta; salite sull’astronave dei Mesarthim e preparatevi ad un viaggio sonoro affascinante. 

Voto: 9/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli