BETO VAZQUEZ INFINITY - Humanity

Sleaszy Rider
Ben diciotto anni sono passati da quando consigliavo infinity ai miei clienti, raccomandandolo a spada tratta. Dopo tutto questo tempo, eccomi ancora qui a scrivere su Beto e gli Infinity. Ovviamente siamo ormai abituati a dischi di grande livello e spessore da parte del nostro amico argentino, ed Humanity, non si discosta di molto dalle nostre aspettative. Un album registrato bene, con una produzione ottima, per non parlare della canzoni, una più bella dell’altra, al fine di farci passare tre quarti d’ora fuori dal mondo e dalla vita di tutti i giorni. Il disco si apre con una sirena di Warning, siamo già stati messi in guardia, ora dipende tutto da noi … come ben sapete, Infinity è un progetto capitanato da Beto, ma suonato e cantato da tantissimi ospiti, di sicuro di caratura alta, molti anche parecchio conosciuti. Anche in questo caso Humanity contiene nelle proprie tracce “ il seme del mondo”, no ci accontenta della propria terra natia, non è sufficiente il continente, ma sembra quasi piccolo il mondo. Così che si sprecheranno i vocalizzi femminili e maschili, assoli, fraseggi, canzoni veloci, con più pathos, di atmosfera, stacchi di basso, qualsiasi cosa che non faccia annoiare l’ascoltatore che si troverà dinnanzi all’ennesimo lavoro “ben riuscito”, sia di concetto, che di songs, che di ospiti. E’ sempre piacevole ritrovare questa bana alla quale ho dato fiducia fin dagli esordi, e sono sempre stato ricambiato da professionalità e fantasia. 

Voto: 7.5/10

Flavio Facchinetti