Wacken Open Air 2019, il report dell'evento

Martedì: Si fa in fretta a dire o scrivere Wacken, ma meno in fretta si trovano persone che vogliono affrontare con te questa avventura, 1300 km di andata, e vi giuro che non è una passeggiata, quattro giorni di concerti a-gogò, dove spesso sei solo, spinto, ti ritrovi nei poghi più impensati, o nelle situazioni più disparate, per poi appena finiti i concerti ripartire la notte stessa e rispararti i 1300 km per il ritorno a casa… Anche quest'anno la partenza è verso le 20.00 circa. Caricata tutta l'attrezzatura sui due pulmini, eccoci pronti ad affrontare il viaggio. Prima tappa: Lugano, dove completiamo "la compagnia dell'anello" e dove ormai è rito fermarsi per un ottimo ed immancabile pane e salame. questa volta il macellato arriva non dalla terra bergamasca, ma da quella bresciana, un ottimo insaccato, che viene letteralmente divorato da tutti. Ci si alterna alla guida per tutta la sera, all night long (volendo citare i Rainbow) e tutta la mattina del mercoledì, circa verso mezzogiorno stiamo piantando le tende. 

Mercoledì: Giornata Pre-Wacken, come la chiamo io, i palchi principali sono ancora chiusi, ma ci sono nell'area circostante, potremmo addirittura chiamarla interland, un sacco di iniziative e concerti per far si che la gente già arrivata (migliaia di persone già presenti) venga intrattenuta al meglio. Il tempo è previsto piovoso, nuvoloso, e qualche goccia arriva sparsa qua e la durante la giornata. Allestito il campo base, ognuno va dove lo portano i propri interessi: chi in paese, chi a fare un giro per prendere consapevolezza dell'area che ci ospiterà per questo lungo week end, chi a vedere concerti, chi rimane alle tende a riposare, chi a farsi qualche birra … Io sono uno di quelli che va fin da subito a vedere i concerti. Il primo interessante per quanto mi riguarda è Spike con i suoi Quireboys. dando una rapida occhiata al running order, vedo che gli altri concerti della giornata che mi interessano saranno poi tutti in un tendone dove ci sono il Wet ed Headbanger stage, decido a malincuore di non andare a vedere la band Inglese, che ho già visto molte altre volte (I apologize Spike if you'll read this one) per paura di non entrare poi dopo sotto il tendone (cosa non improbabile, anzi: già capitata in passato più volte). Tutti i concerti di spicco vengono svolti li e tutta la gente si riversa poi tipo "mandria", ma una volta riempito il posto, nessuno più entra. gli amici di ventura che comunque hanno visto lo spettacolo dei Quireboys mi hanno confermato un rock'n'roll ad alto livello, con accenni a Mr. Paul Raymond (Ufo), che da poco ci ha lasciato, ed con un set composto dalle migliori canzoni della band. Le prime note quindi che vedo suonare a questo mio Wacken XXX sono dei Tedeschi Axxis, che seguo fin dagli esordi, me li ricordo di spalla ai Black Sabbath nel 1989, di spalla ai Gamma ray agli inizi degli anni 2000, e anche questo concerto devo dire non delude le mie aspettative, soprattutto quando vengono suonati i classici dei primi dischi, che nonostante gli anni passati ho nel cuore. Alla fine del loro show, per curiosità vado a vedere nel palco in parte gli Addict, ma come ben si sà "curiosity killed the cat" pensavo di vedere un gruppo spompo e sgonfio ed invece mi trovo un gruppo punk-rock che è in piena forma, fin dagli inizi i riferimenti della band al film di Kubrick "Arancia Meccanica" sono notevoli, i drughi suonano alla grande, anche Ludovico Van sarebbe rimasto colpito, con uno spettacolo che mischia il punk al rock al glamour in un connubio che lascia veramente di stucco. la gente balla e canta mentre gli Addicts suonano tutti i loro classici, grande spettacolo, buona band! Siamo pronti quindi ad un'altra "tacca sulla pistola" per quanto riguarda una delle mie band preferite di sempre: UFO. Purtroppo non si vede da terra, ma pare che un uragano ad alta quota sia sopra la Holy land. Si interrompono i concerti, viene evacuata tutta l'area del tendone (se lo sapevo andavo a godermi i Quireboys... è stato il primo pensiero), gli schermi che prima emettevano immagini dei musicisti, ora sono fissi: tutto è sospeso, tornate alle vostre macchine e stateci. ma come, abbiamo visto centinaia (SI, CENTINAIA) di concerti con la pioggia che cadeva "come Dio la mandava” ed adesso per due goccie da niente viene sospeso il concerto sotto il tendone?? Questa cosa ci viene chiarita poi da un tedesco che ci spiega che sono cambiate le normative sulla sicurezza... Si esce quindi tutti in ordine e si va in macchina tutti da bravi e si aspetta ... ahahah, nooooo, noi ci si fa qualche birra, siamo un pò irati per questa situazione, anche perchè eravamo tutti pronti a lights out, too hot to handle e doctor doctor... Nel frattempo gli amici che stanno seguendo il festival dall'Italia ci scrivono se tutto va bene, in quanto arrivano notizie molto allarmanti per quanto riguarda il clima al Wacken in Italia. Stanco poi di sta storia in quanto l'organizzazione pare comunichi solo tramite la app predisposta, torno al tendone e scopro che tutto è tornato a funzionare. Il tempo di avvisare tutti ed eccoci finalmente a cantare i classici di una band che ha dato tantissimo all'hard rock/heavy metal. Ci godiamo inoltre un bellissimo e alquanto difficile assolo di chitarra del maestro Vinnie Moore, arruolato da circa una quindicina d'anni nella band. sul palco, a lato, niente di meno che Spike dei Quireboys a seguire ogni nota del concerto. Ho sempre l'amarezza in cuore quando finisce un concerto loro, troppo "eroi" per me e troppo di presa nella mia anima le loro canzoni. Ma a 'sto giro non ho il tempo di abbattermi, nel giro di poco una delle formazioni storiche di punk/rock/new wave, nonchè con una longevità pazzesca, nonchè hanno collaborato con Lemmy in molteplici occasioni, sta per devastare il palco, sto parlando dei Damned, che nei pochi minuti a loro concessi fanno uno spettacolo di gran presa sul pubblico e sul vostro affezionato, non parliamo della base del suono, che con un basso Rickenbacker, era molto simile al suono amato da ogni buon metallaro che si rispetti. Vengono eseguiti i classici dei Damned, che richiamano l'attenzione ed il divertimento di tutta la platea presente. I Damned sono vivi e vegeti!! E' ora il momento dei Sweet, una band che suonava heavy metal, quando questo ancora non era stato inventato!! Action, Love is like a Oxigene, Fox on the run, Sixteen, Set me free, ogni canzone di loro negli anni è stata un successo, così come è un successo il loro concerto!! I capelli bianchi tra il pubblico si sprecano, vengono ricordati i "due Sweet" che non ci sono più, Andy Scott suona addirittura "sopra le righe", e dietro la sua chitarra con i suoi capelli (ci tiene a far notare che sono veri) bianchi perde la sua vera età anagrafica. Parlando in modo "romantico", uno dei più bei concerti del Wacken 2019. Il resto della band, sono i praying mantis che sostengono i due dinosauri, che a sentirli suonare sembrano ancora ragazzini, nonostante la loro età… La musica non ti fa invecchiare, io lo dico sempre… Poco dopo la mia strada incrocia ancora la strada dei bad boys of rock'n'roll : Rose Tattoo !! L'adrenalina è alle stelle, le luci fanno il resto, c'e' un'energia dinamica che è al limite, r'n'r outlaw, uno dei loro maggiori successi viene eseguita come solo i rockers sanno fare, spesso considerati come una copia in bianco e nero dei compaesani AC/DC, i ragazzacci fanno un concerto da manuale. Siamo di fronte oggi ad un mister Angry Anderson in perfetta forma, che con due mosse e "poco fare" sa tenere il palco come solo un dinosauro navigato ed esperto come lui sa fare. Il tutto si conclude con il puro delirio, nonchè con uno degli inni per eccellenza non solo per il metal/rockettaro: Bad boys don't play rock'n'roll !! Già oggi ho urlato e cantato a squarciagola... è non siamo che all'inizio… anzi: il “vero Wacken” comincia domani… Altra sorpresa oggi per un Wacken che quest'anno si "allarga" a sonorità non proprio metal, ma che per un modo o nell'altro fanno parte della famiglia del rock: Sisters Of Mercy. Le sonorità cupe e dark della band hanno il sopravvento sulle chitarre più tipicamente metal, il palco è pieno di fumo e il tendone è pieno, sintomo che almeno qui i metallari non sono ignoranti ed ottusi come certa gente che conosco che seguono un solo genere di metal ... vengono ovviamente suonati i successi che anch'io canticchio come se nulla fosse. Ottimo concerto, ottime atmosfere, non parlo della voce che come al solito è divina, passionale, potente e coinvolgente, come l'abbiamo imparata ad amare sui dischi. A questo punto avrei voluto andare a vedere anche il film di Lemmy, ma rinuncio, gli stivali mi danno molto fastidio e non capisco il motivo ... Me ne ccorgo quando arrivo alla tenda: un ragno mi ha morso alla gamba che si è gonfiata all'inverosimile. Decido comunque che non sarà un ragnaccio schifoso a fermarmi in questo Wacken che è appena cominciato, ma che sembra riservare tantissime sorprese. Sono le tre di notte e con gli amici in zona tenda ci facciamo un caffettino all’italiana e spuntano magicamente le grappe e del buon Bourbon, che concludono in modo elegante questo fantastico "Pre-Wacken Day"

Giovedì: La mattina ci si dedica a fare un giro tra le bancherelle che vendono magliette e gadgets vario, chi va in paese a fare un giro, chi si va a bere una birretta. Qualcuno di noi decide di andare in paese: birrette a 1.5 euro invece di 4.00... insomma mica male, pranziamo con wurstel in salsa agrodolce e patatine fritte. Il tempo vola, soprattutto quando entriamo nell'old metal pub. sembrava di avere un sacco di tempo a disposizione ed invece la mattina ed il primo pomeriggio passano molto velocemente, sarà il posto? Sarà l'ottima compagnia? Sarà l'atmosfera magica che respiri ovunque qui? Si stanno avvicinando le 17.00 e qui uno dei primi enigmi? Krokus o Testament?? Ma certo che la scelta naturale sarebbe caduta sui Testament, ma avendoli visti mille volte fin dagli esordi, ed anche ultimamente, anche i Krokus sono allettanti, non avendoli mai visti... Decido quindi di sostenere gli hardrockers, ma alle note della cover di American woman dei Guess who decido di lasciarli affondare da soli: ma come con una carriera di quarant’anni, con tutti i bei dischi e le belle canzoni che hanno fatto (e con i testament che suonano in contemporanea sull'altro palco) questi "ragazzotti" suonano una cover?? Scappiamo quindi a vedere una delle thrash metal band per eccellenza, e come nei programmi non rimaniamo ovviamente delusi. Alex alla grande, Gene distrugge tutto, Steve pulsa come pochi, Eric con le sue ritmiche aggressive, i boati di Chuck (si uso i nomi, ormai dopo tutti questi anni sembrano gli "amici del bar"...) ci tengono compagnia, ma come sapete anche voi : si ha sempre sete di testament, e l'oretta a loro destinata ci accontenta solo per una parte, in quanto avremmo voluto sentire anche altre canzoni, ma il tempo è tiranno... Uno dei concerti da ricordare, altro che “american Woman”… Decidiamo di spostarci "sotto il tendone"per quanto riguarda il resto della giornata. arriviamo mentre il devasto sonoro ci accoglie con una delle band (ormai non più) emergenti della scena death metal: Necrophobic. Suonano veramente molto bene e lasciano dietro di loro solo terra bruciata, seguiamo quasi tutto il concerto, ma sembra durare pochissimo, il loro death metal è tagliente ed assassino. Seguiamo ora sull'altro palco sotto il tendone il nuovo gruppo di Vincent (Morbid Angel) Vltimas. La band è giovane ed ha buoni margini di miglioramento, ma già adesso è una mezza macchina da guerra, diamogli qualche anno... Continuiamo con il death metal: Grave. Nel frattempo arriviamo alle transenne della prima fila, che non molliamo più fino a notte fonda. I Grave suonano i loro cavalli di battaglia, uno dietro l’altro, dobbiamo tornare indietro fino alla prima metà degli anni 90, si vede che sono in giro da anni, la potenza, professionalità e precisione della band svedese nel suonare non hanno eguali, tali da essere considerata tutt'oggi una delle band di culto del genere estremo. Il loro concerto ha il sapore di un carro armato che passa su un campo fiorito, lasciando desolazione e fango. Sempre dalla landa Svedese ecco gli Unleashed. Anch'essi veterani ci sviolinano un concerto che raccoglie i grandi classici loro e che per freschezza e bellezza da l'impressione di durare pochissimo. Ma come avevano appena cominciato ... Bravissimo il loro chitarrista solista, ma anche il resto di loro non fa una piega. Ottima la scelta di seguire i concerti di queste feroci band, che ci hanno regalato show di carneficina e violenza. Tutto questo "casino" per accogliere ora una delle band simbolo del demonio, vero segno del male, l'ultima volta che li vidi fu appena venti anni fa, in un tour con Marduk e Cannibal corpse, e me li ricordavo fantastici, anche stasera non deluderanno le mie aspettative: ladies and gentlemen: Dark Funeral !! Gli “indemoniati”, stasera ci vogliono proprio fare male, un sacco di belle canzoni, suonate con violenza estrema, cattiveria e ferocia, nonché tecnica eccelsa (che hanno sempre avuto fin dagli esordi). Le barbe lunghe, il face-painting, croci rovesciate e pentagrammi si sprecano, in un concerto a dir poco sublime. (Domanda: si può usare un termine celeste per una band che viene dall'oltretomba a stretto contatto con l'anticristo ???) Siamo catapultati tutti all'inferno con la loro musica, ma una volta che uno raggiunge il fondo (il cosiddetto south of hell) non può che risalire dite voi... ma a noi qui in terra germanica adesso ci aspetta "Hellhammer performed by Triumph of death" cioè: i Triptykon che rifanno le canzoni degli Hellhammer. quindi continuiamo a scendere negli inferi, cominciamo a scavare per andare in una dimensione che sta addirittura sotto l'inferno... Tra gli altri vengono risuonati i brani del demo Triumph of Death, nonchè dell'ep che fece all'epoca scalpore tanto da avere la cover censurata : Apocalyptic Raids. Thomas Gabriel sembra tornato ad una nuova giovinezza in questi ultimi anni, i dischi dei Triptykon, concerti a nome Celtic Frost (fino alla morte di Martin Ain), le ristampe dei demo e del materiale rehearsal dei Hellhammer, fino a far risorgere una band culto che è ed è stata fonte di ispirazione per la stragrande maggioranza dei blacksters in giro. Qui il saluto è fatto dal solito "Uh !!" presente nella maggior parte dei dischi firmati Warrior, ed il pubblico cosa deve fare se non rispondere in coro: Uh !! Un concerto ad alto tasso di crudezza e malsanità come solo una produzione firmata Thomas G. può essere. Giungiamo alla tenda, dove la grappetta della sera raggiunge a picconate anche un povero avventore danese. Ognuno di noi racconta "il proprio Wacken" e condivide esperienze e risate con gli altri. Sono ancora le tre di notte… Dai ragazzi che domani è un'altra fatica d'Ercole

Venerdì: Mi alzo presto, voglio scaricare tutte le foto finora fatte, ma la connessione è un pò così, tanto da non riuscirmi neppure a vedere con amici non bergamaschi e bresciani coi quali ci eravamo dati appuntamento... Manca poco alle undici, quando abbandono la Vip area per dirigermi al primo concerto di questa lunga giornata: Jinjer. La band ha sempre più adepti ed è sempre più conosciuta. Lei bravissima cantante, come la si ascolta da disco così è dal vivo, alternando voci growl potentissime a raffinati vocalizzi puliti. Indossa una tuta di lavoro di colore dorato, che la rende ancora più sexy ed irresistibile. Il pubblico è in delirio con questa band che dall'Ukraina sta conquistando il mondo !! Appena finito loro torniamo al "class Metal " intendetelo voi se sto parlando di metal classico o fatto con classe o di entrambi, io ora parlo di Queenryche!! Si potrebbe anche parlare con loro di prog metal o di Us metal... Il nero è di rigore, le chitarre distorte sono un must, sulle prime canzoni la voce di lui è un pò imprecisa, si deve scaldare, anche voi con il vostro diesel altamente inquinante non schiaccereste mai il pedale dell'acceleratore al massimo senza prima aver fatto scaldare il motore. Così è lui, che ci regala dal quarto brano in poi dei vocalizzi che mettono i brividi, di una potenza assoluta. Cosa?? Come suona la band? Ma non avete altre domande da fare? La semplicità ed il carisma, il calore e la potenza con cui eseguono Take hold the flame, vederli giocare con le note di Queen of the Reich, vederli eseguire come se nulla fosse Empire, brani di un album che non ha eguali "Rage for order" ma che volete che vi dica... dei maestri ognuno del prorpio strumento. Buona prova. Avevo scritto poc'anzi che il Wacken quest'anno (anche l'anno scorso a dire il vero) si è aperto a sonorità che sono di famiglia ma non troppo ed ecco la controprova del nove: Body count Feat Ice T. I ragazzi cominciano con una Ace Of Spades per far rivivere lo spirito di Lemmy, ve lo ricordate tutti l’ep dei Motorhead feat Ice T born to raise hell vero?? Body count, come loro stessi proclamano, are Slayer fans, e quindi eccoli suonare il loro personale tributo fatto da qualche canzone dei maestri fusa una all’altra con il loro stile. una canzone dedicata alle forze dell'ordine che hanno bastonato nel ghetto ragazzi di colore, i Body count sono contro ogni forma di razzismo... Il tempo a loro disposizione sembra comunque passare molto velocemente, lasciando il posto a degli altri artisti veri e propri, che piacciano oppure no: Within temptation. Lei ormai diventata una donna bellissima, nonchè una cantante di una professionalità altissima. Seguiamo il concerto mangiando degli ottimi spaghetti al riso (una delle mie scoperte culinarie di questo festival... provali Flavio, sono molto buoni...) con verdure e pollo, consiglio ottimo... Torniamo alla musica, che se cominciamo a parlare di cibo, non si finisce più… Gli strumentisti sono ormai preparatissimi e lo spettacolo è di caratura molto alta, senza cali di ogni sorta. Vengono suonati anche i brani dell'ultimo "criticato per essere pop" disco, ma a sentirli dal vivo anche i brani nuovi vengono inclusi nel repertorio come se nulla fosse, anzi danno uno "stacco" alle hits della band. Abbiamo mangiato, abbiamo bevuto, abbiamo miracolosamente ritrovato due dei nostri, ed ora siamo pronti per gli Anthrax !!! I Nostri amici li avevamo appena ritrovati e siamo durati in quattro il tempo dell'attesa dell'inizio concerto ... si comincia con il riff di Domination, ed immediatamente il pubblico comincia a muoversi, fino alla prima vera e propria canzone: Caught in a Mosh. Il puro delirio, e io ed il mio amico ci troviamo nel centro del circle-pit, proprio catturati dal mosh e dal pogo più violento, che all'epoca abbiano scritto la canzone proprio per noi due... non ne sarei così sorpreso....rimasti nuovamente in due, ci facciamo largo a spintonate per toglierci dalla pura follia. Seguono Indians, Air, Madhouse, la già bella canzone dei mitici Trust Antisocial risuonata dai nostri con toni magistrali, I'm the law, Got the time... tutti i brani non me li ricordo, ma una cosa mi rimane in testa: ogni volta che ho visto uno spettacolo degli Anthrax, ho goduto alla grande. Così è anche a questo giro, il tutto confermato poi dai miei compagni di ventura. Comincia ad imbrunire, e ci vuole quindi una bevuta, (sempre ci vuole una bevuta) mentre cerchiamo di capire cosa fare: Demons and Wizards, oppure Meshuggah? I nostri gusti sono più sul thrash e ci spingono verso i Meshuggah, che fanno uno spettacolo per pochi veri adepti. Penso che pochi possano realmente capire il loro modo di suonare e di concepire la musica, qui non parliamo di canzonette col bel ritornello da canticchiare, ma di scomposizioni di tempo complicate, di tempi irregolari, di suoni con chitarre a otto corde, tali che anch'io che li ho visti e che li seguo da anni, faccio veramente fatica a seguirli come realmente bisognerebbe seguirli. Alla fine del loro concerto ci spostiamo verso i Demon's and Wizards, riuscendo ad ascoltare ancora una mezzoretta del loro spettacolo, uno spettacolo di classe, suonato bene e ben strutturato, che ha nel repertorio anche Valhalla dei Blind guardian... Arriviamo ad uno dei motivi per cui abbiamo quest'anno fatto così tanti chilometri: Slayer. Volevate l'inferno sulla terra? ... E che inferno sia: Evil has no boundaries, Reign in blood, War ensemble, South of heaven, Season in the abyss, Repentless, God hates us all, tra le altre ... Vengono suonati buona parte (tutti è impossibile per via del tempo a disposizione, avrebbero dovuto suonare tutti i brani di tutti i dischi...) dei successi della band Californiana, nel frattempo fuoco e fiamme, una tensione ai limiti del'inverosimile, il pubblico "non ci sta più dentro" e noi con loro, sarà veramente questo l'ultimo faccia a faccia che faremo con Araya? Proprio adesso che anche Holt sembra appieno inserito nella band, sia ritmicamente che in termini di assoli, che in termini di spirito ... Ma il "when it's over it’s over" la dice lunga sul convincimento di Tom & co. Le fiamme ardono alte in cielo, le note suonate dagli Slayer arrivano fino al centro della terra, smuvendo Lucifero stesso, e a fine del concerto Araya visibilmente commosso saluta quello che è l'ultimo live in terra tedesca. Ce lo ricorderemo a lungo come ogni altro live di questa mitica e storica band, che ha saputo unire i gusti del metallaro classico, con i gusti del thrasher, nonchè del pubblico facente parte delle branchie più estreme del metal, come poche altre band ha saputo fare... (quasi nessuna) Siamo quindi pronti per gli Opeth che ci regalano un concerto ad alto, altissimo livello. Quello che invece non mi piace è l'ironia di Akerfeldt che scherza ed irinizza su Running wild e Scorpions, caro Mikael pensa al tuo, che andavi all'asilo quando queste bands suonavano, soprattutto gli Scorpions, in un mondo di allora dove il metallaro era emarginato, non come ai giorni di oggi dove "la moda del metal dei ragazzini" è mettere la maglietta degli Opeth, per cui non pensare alle ballate degli Scorpions, ma pensa a suonare il tuo. Dopo questo mio doveroso appunto, devo dire che il concerto è suonato in modo impeccabile, e vengono suonati i brani sia acustici che distorti, riportando gli Opeth non dico agli esordi, ma a quando suonavano, invece di fare cose acustiche o concerti "non metal". Brani da Blackwater park, da Deliverance, il tono del concerto è ormai amichevole, sono finiti i tempi in cui uscivano, suonavano e senza nulla dire abbandonavano il palco, ormai "lui" ha sempre qualcosa da esprimere al pubblico, che va dal suo commento personale , alla presentazione della canzone stessa, a volte facendoci rimpiangere i "bei vecchi tempi". Purtroppo c'è una brutta notizia: uno "dei nostri" ha perso il cellulare durante il pogo degli Slayer, per cui l’attenzione durante il loro concerto è li, cercando inutilmente il cellulare del mio amico... Ci si vede quindi al campo base dove mi rendo conto che la mia gamba è sempre più gonfia. Anche oggi abbiamo goduto di un Wacken pieno di soddisfazioni, sia di concerti, che di clima, in effetti non abbiamo avuto nè sole che spacca le pietre, nè pioggia che bisogna avere l'arca di Noè a portata di mano...

Sabato: Ancora una mattinata che trascorre veloce tra risveglio, colazione e smantellamento del campo base. Il primo concerto della giornata per quanto mi riguarda è Reckless love, manca una manciata di minuti alle 15.00, fautori di un hard Rock di stampo hair/glam metal, per spiegarlo in pochissime parole, fanno un gran bel concerto ed hanno un bel seguito. Ottimo il vocalist, vero frontman della band. E’ sempre piacevole andare ad ascoltare i concerti di queste bands in quanto respiri un’atmosfera che riporta agli eighties… Sono solo quando entro nell'Holy ground per dare un'occhiata a chi suona nei palchi principali: 15.45 Of Mice and men. metal moderno, a mio avviso tutto uguale, senza nessun richiamo per quanto mi riuarda, ma probabilmente sto invecchiando e non li capisco… Boh non entro nel discorso … Decido quindi di tornare sotto il tendone, (intendo dove ci sono Wet ed Headbanger stage) dove a dire il vero quest'anno ho visto la grande maggioranza dei concerti. Manca poco alle 17.00 quando una delle band "moderne" calca il palco di fronte a me lasciandomi di stucco: Tesseract. Molto moderno anche il backdrop che richiama in pieno le copertine dei loro dischi. La band usa molta elettronica e suoni molto pesanti di contro, con un cantante che è molto bravo, sapendo interpretare i pezzi con varie dinamiche vocali per arricchire ogni brano in modo assoluto. Perdo purtroppo l'ultimo brano, in quanto mi devo nuovamente dirigere ai palchi principali: sul "terzo" palco la storia, il mito, la poesia, diventano realtà e si incontrano in un'alchimia che scaturisce dalla pura magia: Uriah heep !! Mica poco, cinquanta anni di carriera, 1969, per la prima volta a Wacken. Fanno un concerto, che non mi vergogno a scrivere mi fa commuovere, mi ricordo quando da ragazzino compravo i loro dischi (e di altri storici dell'hard / heavy dell'epoca) e li consumavo, il loro concerto come le altre volte che fortunatamente li vidi, è caldo, profumato, magico, esoterico, quasi si ha l'impressione di essere con i piedi sulle nuvole, non sulla vile terra, anche se di Holy Ground parliamo … Gipsy, Birds of prey, anche i brani più nuovi ascoltandoli attentamente hanno il senso di quelli vecchi, Mick mi ha graziato lanciando anche una nota nella mia direzione, Shaw canta come avesse vent'anni, i giovanotti a mio avviso hanno ancora molto da dire (se penso ai "mitici" Of Mice and men...) Finiscono il concerto con Easy livin che fa ballare cantare e divertire tutto il pubblico, a migliaia sono accorsi oggi al richiamo di questa storica ed influente band, un'altra volta un concerto con molti capelli bianchi e grigi, sintomo comunque di caratura, passione, qualità ed amore. qui rincontro miracolosamente uno dei miei, ed insieme ci dirigiamo ai Septic Flesh. La fame incombe e decidiamo di fermarci solo un mmomento per addentare un animale intero su uno spiedino, ma purtroppo la coda è lunga e non riusciamo a vedere il loro spettacolo. al nostro ritorno al tendone suonano gli "hardcoroni" Lionheart. Un concerto molto teso, impegnato, dove il pogo è parecchio violento, i ragazzi spaccano di brutto, noi troviamo posto a sedere e li vediamo dal fondo, rilassandoci anche un momento. qui diamo appuntamento ad altri due amici ed insieme poi ci godiamo i tunisini Myrath. un bellissimo spettacolo che fonde il metal con le influenze della loro terra natia. per cui sul palco ci sono tappeti e cuscini, tali da creare una sorta di harem, una bravissima nonchè bellissima ballerina che balla la danza del ventre e altri balli tipici, ragazzi equilibristi che "giocano" col fuoco, una sorta di mago che prima con oggetti poi fa ascendere al cielo lo stesso cantante... Il tutto mentre una band con capacità tecnica notevole suona a più non posso canzoni bellissime e con profumo di terre lontane. Il bravo cantante ci fa intuire che le sue doti canore vanno ben oltre quello che stiamo ascoltando, inoltre tutta la band è molto unita sotto il segno del metal e della sua filosofia, suonare metal in Tunisia, nella mia ignoranza non penso che sia come suonarlo in California, in Svezia o in Giappone... se capite cosa intendo... Infatti ci tengono molto alla fratellanza del metal. Un bellissimo spettacolo che, ci siamo tutti quattro detti, rivedremo presto sui palchi principali con ancora più atmosfere. Mentre tutti si dirigono all'altro palco per vedere i bravissimi Delain, noi quattro decidiamo di conquistare la prima fila sull’altro palco per il concerto dopo. Ci godiamo quindi i Delain un pò seduti, mentre sorseggiamo una birretta, ed un pò lateralmente. anche se un pò diciamo distrattamente ci accorgiamo tutti della bravura di questa band, e della bellezza e dolcezza della cantante... Ho anche parlato della bravure di lei ? Comunque in secondo piano rispetto alla bellezza... mi sono innamorato, cosa volete che vi dica … Su una cosa siamo tutti d'accordo: cosa sono quei pantaloni rossi che la ingrossano sul ventre e le danno una linea "un pò così" .... non era meglio un classico vestitino da gotica oppure usare un altro tipo di look, che l'avrebbe meglio valorizzata. comunque molto brava vocalmente parlando, mai un cedimento, li vidi anche tempo fa, ma da allora devo dire un deciso miglioramento, sintomo anche che il gruppo sta diventando sempre più professionale e preparato. Eravamo quindi rimasti a noi quattro in prima fila... Vi avevo anche scritto per chi? Diamond Head !!! Ho ancora i brividi se penso al concerto al quale abbiamo avuto la fortuna di assistere: helpless, it'electric, ... un brano più bello dell'altro, i "vecchietti" suonano ancora bene, dimostrando che la NWOBHM non era solo fatta, oltre che dalle solite famose band, solo di band poco preparate e suonanti una sorta di hard blues con distorsioni alle chitarre. Non sfigurano come presa ed impatto neppure “coffin train “ e “belly of the beast”, che “spaccano” veramente ! La maggior parte del concerto il pubblico non poga ma predilige fare l'headbanging, una cosa quasi scomparsa nel metal ma che inconsapevolmente è alla sua stessa base. Am i evil chiude il concerto vera apoteosi di questa ultima ora, segna quindi il saluto di questa band. E' solo mezzanotte, e ci dirigiamo al palco principale... un sacco di gente se ne va, hanno finito i Parkway Drive, e la folla esce come se fosse un’ondata unica … Ma dove diavolo state andando bimbi?? Non volete vedere se l'aquila è atterrata? Ma che diavolo sti ragazzi roba moderna e se ne vanno con storie e leggende... motorcycle man, wheels of steel, demin and leather, and the band played on, dogs of war, si mischiano coi brani recenti, il gioco di luci, la magia della tarda ora e del buio pesto… l’aquila che si muove ed illumina, un Biff vero showman, Paul e Doug che buttano assoli infuocati sul un falò che già sta bruciando a mille, Nigel dietro le pelli che picchia come un bufalo inferocito, Nibbs al basso che ormai da anni è il cuore pulsante della band. Un'ora e mezza di show dove i ragazzi non sbagliano un colpo, nè di note, nè di background fatto da video d’annata bellissimi, nè di spettacolo basti pensare all'aquila, nè di sentimenti. Viene anche suonata una stupenda canzone "They play rock'n'roll" per un'amico di sempre dei Saxon : Lemmy! Purtroppo anche questo concerto, con tutto l'impianto acceso, con luci a non finire, con melodie sublimi nonchè puri inni di heavy metal, volge al termine, lasciandoci con un 747, ed una Princess of the night addirittura sforando sul tempo e chiedendo scusa ai Rage ed a Peavy. Ed ecco l'ultima band di questa trentesima edizione: sul palco di mezzo Rage e Lingua mortis orchestra (per la prima volta da sempre tutta l'orchestra al completo) eseguono uno dei maggiori successi (ce ne sono tantissimi) della band : XIII. Pelle d'oca !!! Purtroppo la gente che assiste il concerto non è molta, mettere questo concerto e questa prestazione a fine del Wacken è a mio avviso un errore. E’ penalizzante se solo pensiamo ai preparativi ed alle prove, questo show avrebbe meritato molta e molta più gente, ma devo dire che ce lo siamo goduto dalle prime file senza tanto sforzo. L'amarezza per l'incuranza di questo concerto sale maggiormente man mano lo spettacolo va avanti: è perfetto !! Non dubitavo che i Rage facessero uno show sopra le righe, ma addirittura calibrato nelle tempistiche in ogni minimo particolare, questo non lo avrei mai pensato, ed invece quando finisce l'orchestra parte il basso, poi i violini, poi la voce, la chitarra, l'assolo di batteria, poi nuovamente l'orchestra... chissà quanta preparazione per uno spettacolo che anche l'amico in parte a me avevamo visto all'epoca e che ce lo ricordavamo immenso fin da allora!! Bravi Rage e LMO in un connubio di note e professionalità che pochi sanno far rendere come si deve. Abbiamo ascoltato una canzone meravigliosa dopo l’altra, e alla fine di questo ultimo concerto, la nota dolente: l'uscita dalla Holy land, facendo due passi avanti ed uno indietro... Come al solito hai l'impressione di essere appena arrivato, di aver appena piantato la tenda, di aver nemmeno bevuto la prima birra,,, e devi dire già Arrivederci all'anno prossimo Wacken. anche quest'anno grazie per le immense ed indescrivibili emozioni. Ci sono stati purtroppo per sovrapposizione, distanza (alla fine la gamba faceva più male e quindi mi ha impedito di muovermi di più…), e motivi vari un sacco di altre bands che non ho purtroppo goduto: Aborym, Skyclad, Girlschool, Cancer, Michael Graves che mi hanno riferito aver fatto uno spettacolo grandioso, Uli John Roth, Airbourne, Parway drive, Prophets of rage, Life of agony, DAD, Nordjevel, Primordial, Evergrey, Venom inc poco prima del loro concerto appare nuovamente il messaggio - tornate alle vostre macchine tutti i concerti sono sospesi-, Eclipse, Prong, Soil, Night Flight orchestra, Deathstars. A notte fonda la partenza dal camping per destinazione "casa". Il rientro sembra più veloce questa volta, nonostante sia lo stesso molto molto lungo. Il primo abbraccio per “il ritorno alla normalità ed alla vita di tutti i giorni è in Svizzeraa dove lasciamo il primo amico, ed il secondo una volta arrivati a casa la sera della domenica, dove l'un l'altro ci ringraziamo vicendevolmente per il piacevolissimo tempo passato insieme. See You on Wacken 2020... Rain or Shine. Lo scritto è dedicato ai miei soci di avventura, che come al solito hanno reso il festival da fantastico a stratosferico!! Un'ottima compagnia è proprio "l'inizio dei preparativi", grazie a tutti voi cari amici ... Per onore di cronaca: sono ancora un vile mortale, non sono diventato il nuovo Spiderman...

Facchinetti Flavio