GONG - The Universe Also Collapsed

Kscope
I Gong sono una di quelle istituzioni della musica alternativa che in pratica esistono da sempre. Il primo disco a nome Gong esce nel lontano 1969. Un'epoca in cui la psichedelia era un mondo mondo magico, irrazionale e creativo da cui fuoriuscivano sonorità' dilatate, libere, senza schemi e senza limiti di spazio e di tempo. Dopo la morte di Daevid Allen, membro fondatore e anima creativa del progetto, poteva sembrare che fosse giunto il termine ultimo per questo gruppo ma cosi' non e' stato. In fondo i Gong ormai sono un'idea, un progetto nel quale nuovi membri possono entrare a farne parte in sostituzione dei vecchi. Il cantante/chitarrista Kavus Torabi ha dunque preso le redini del progetto Gong e ha fatto uscire questo The Universe Also Collapses. Nelle intenzioni del musicista questo dovrebbe essere l'album psichedelico definitivo. Ovviamente vista la cospicua quantita' di dischi che un certo tipo di musica ha lasciato negli anni e' ben difficile che questo lavoro possa aspirare a un tale ambizioso traguardo. Ma se questo ultimo album targato Gong non e' il disco psichedelico definitivo senza dubbio rappresenta lo spirito piu' libero e peculiare di un certo modo di intendere la musica. La materia sonora fluisce libera, anarchica, senza troppe regole e fili conduttori. Tutto sembra venir fuori da un uso smodato di sostanze stupefacenti. Un brano come Forever Reoccurring si snoda per oltre venti minuti e non cercate di venirne a caso razionalmente perche' vi ritroverete sballati e storditi. If Never I'm And Ever You si esaurisce invece in poco piu' di due minuti ed e' quasi una "canzone" anche se questa definizione si adatta poco all'approccio dei Gong. I tredici minuti di My Saw Tooth Wake ci fanno ondeggiare fra suggestioni jazzate e strani e irrazionali percorsi. La quarta e ultima traccia The Elemental inizia acustica per poi sballottarci fra sonorita' fluttuanti e lisergiche. The Universe Also Collapses non e' un disco di facile ascolto e non e' un disco particolarmente attuale nella proposta. E' destinato a un pubblico di nicchia nostalgico dei trip psichedelici di inizio anni Settanta. 

Voto: 7/10

Silvio Ricci