ERESIA - Airesis

Andromeda Relix
Ecco la rabbia sonora fattasi persona! I veronesi Eresia, attivi dal 1995, ricompaiono discograficamente con la ptima uscita discografica dopo il 2001, quando uscì il loro secondo ed ultimo album "Moto Imperpetuo". E questo CD, intitolato "Airesis", pubblicato per Andromeda Relix in una tiratura limitata in 500 copie, è in un certo qual modo antologico, e consiste appunto nella ristampa di quell'album autoprodotto, arricchito all'inizio di ben 6 bonus track. Trattasi di 4 brani tratti dal primo album ("Parole Al Buio", sempre autoprodotto del 1999) e riregistrati per l'occasione, piu due brani live. Cosa dire? La resa sonora delle riregistrazioni è di livello molto buono, tanto come quella dell'album "datato". E la musica degli Eresia è sempre quella. Quindi, ci troviamo difronte ad un'uscita discografica di qualità abbastanza omogenea. Dirò subito che i nostri riescono molto bene a coniugare la rabbia velenosa dell'Hardcore con l'energia del Thrash/Death Metal più brutale e privo di compromessi. Con testi rigorosamente in italiano, capaci di comunicare emozioni e stati d'animo violenti e negativi tipicamente nascenti da sobborghi cittadini. Le songs più "preoccupanti" in questi termini sono sicuramente "Fai O Muori" e "Habitat Brutale", per non parlare dell'iniziale "Dahmer", piccolo capolavoro drammaticamente abbastanza riuscito, infarcito com'é di registrazioni delle voci originali tratte dal processo contro l'omonimo serial killer. I nostri sfiorano il Brutal Death-Grind soprattutto nei brani tratti dall'album del 2001, come ad esempio in "Ultima Notte" e "Sei Solo", e la potenza che fuoriesce dalle casse fa paura. Certo, i nostri poggiano su un bagaglio tecnico/compositivo piuttosto limitato, e la voce "Death Grunt" spesso appare leggermente monotona. Ma questi possono anche non esser considerati veri e propri difetti, poiché la proposta "Brutale" degli Eresia è, in un certo qual modo, considerabile "Old Fashion". Legata ai classici stilemi del Death-Grind che imperversarono per tutti gli anni '90. E quindi, se c'é una band che ognitanto riciccia fuori con una musica che ricalca piacevolmente quel periodo, che male c'é? Male sarebbe invece, per tutti coloro che sono stati amanti del genere (e che forse lo sono ancora oggi), non possedere questo CD. Che ripeto, è stato pubblicato a tiratura limitata e contiene materiale di una certa importanza storica. Sono sicuro che il Brutal Death cantato in italiano non erano in molti a proporlo. Quindi ripeto, consiglio il CD agli amanti del genere ed ai cultori della più pura rabbia sonora da sobborghio malfamato... che forse oggi sarebbe stata messa in bocca a qualche gruppo Sludge Metal. No... una volta tanto, variate gli ascolti, miei cari extreme-metallers, e provate gli Eresia. 

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli