ONCE HUMAN - Stage of Evolution

earMusic
Gli Once human sono la band del ex machine head Logan Mader (nonché Soulfly, Medication e altre band). Come per alcuni dei pregressi gruppi di e con Mader siamo in ambito death con le varianti del caso, groove e melodic death. La scelta di far uscire dopo un paio di album un live non è male ma di fatto se escludiamo due tracce che sono una “cover”, di cui parleremo più approfonditamente dopo ed una dal primo album si resta un pochino con l’amaro in bocca. Attenzione l’album live è molto interessante e pregevole, sia chiaro. Siamo di fronte a dei super professionisti che portano su disco quelle che sono le loro gesta da palco, il che non è così tanto frequente in questo periodo storico. Ma che di fatto ci si sarebbe atteso, forse, qualche cosa di più. Ovvero si, quasi tutto il secondo album (Evolution) proposto da live, ma con alcune tracce in più per poter giustificare la scelta di acquistare anche il live oltre ad “Evolution” non avrebbe fatto male. Dopo tutto dodici tracce del primo album e nove del secondo (se escludiamo ovviamente la versione giapponese che come prassi contiene una traccia in più che è la cover che ora troviamo in questo album live) avrebbero potuto dare un album con più materiale che non le “sole” nove tracce proposte in “Stage of evolution(live)”. A livello di sonorità la band ripropone in modo più che fedele le loro gesta da studio. La cover poi di “Davidian” con la voce della leggiadra Lauren Hart, che ha un growl misto a scream invidiabile, ha un impatto devastante. Diciamo che questo può essere tranquillamente un biglietto da visita mica male per chi non conosceva la band, con anche i suoni ben curati e calibrati, quindi non si perde certamente in qualità. Dispiace solo che pur avendo un buon quantitativo di materiale da proporre per un album live, abbiano deciso di limitare il quantitativo di tracce. Per chi non li conoscesse direi senza problemi “Gravity”, “Passenger”, “Killers for the cure”, la opener “Eye of chaos”e “Pick your poison”. La menzione speciale per “Davidian” ovviamente. A conclusione direi che è un buon lavoro per chi vuole approcciarsi alla band in primissimo ascolto. Per chi li conosce già non saprei fino a che punto si possa volere questo live; forse per un fattore di “fanboy”, che sia per la band o per la cover dei Machine head. 

Voto: 7,5/10 

 A.S.