ROTTING CHRIST - Under Our Black Cult

Peaceville
Spesso d’estate le case discografiche “commerciali” maggiori immettono sul mercato quantità industriali di “best of” o compilation tutte uguali con il meglio dei tormentoni estivi; sempre i soliti. Questo per lucrare sul modaiolo di turno d’ambo i sessi, nel metal invece le cose devono essere più studiate; perché l’ascoltatore metal ha il palato e orecchio fino il più delle volte. La britannica Peaceville lancia un carico pesante, ma che dico pesante, pesantissimo; non solo per l’abbondanza della proposta che lancia, ma soprattutto per il nome coinvolto. Con i greci Rotting Christ, scorre il timore reverenziale data l’importanza storica della band greca nella branca del metal estremo virato al nero. Un timore reverenziale come il buon ragionier Fantozzi nei confronti del Megadirettore Galattico; perché la band guidata dai fratelli Tolis, Sakis e Themis, hanno insieme a Septic Flesh e Necromantia scritto capitoli importanti non solo nel metal estremo ellenico; ma soprattutto a livello internazionale, distinguendosi dai canoni della seconda ondata scandinava, per proporre una formula personale che attingesse dalle proprie radici culturali creando il cosiddetto “Mediterranean black metal”. Ebbene cosa fa la label britannica? Fa uscire dal cilindro nientepopòdimenoche un megacofanetto di ben cinque, dicasi cinque dischi comprendenti: lo split “The other side of life” “De vermis mysteriis”, il demo “Sathanas Te Deum”; l’ep miticissimo “Passage to Arcturo” e i due album fondamentali “Thy mighty contract” e “Non serviam”, più materiale live inedito e altre chicche. Ma soprattutto all’interno del boxset deluxe, un libro di 72 pagine scritto dal giornalista e cultore della materia Dayal Patterson e comprendente le testimonianze dal vivo di personalità del grado di Nergal(Behemoth) e Fernando Ribeiro (Moonspell) e altri che hanno contribuito a farci capire con le loro parole l’importanza storica di questa band. Questo cofanetto è dedicato soprattutto ai neofiti, più che ai conoscitori della materia; un bel pensiero che dovrebbe essere nelle collezioni di ogni amante del metal; perciò mano al portafogli e credetemi il prezzo non è carissimo data la mole di materiale; io lo farò mio perché il culto è vivo, voi? 

Voto: 8.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli