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| Non Serviam |
Ritorno di questa band svizzera che con questo album mette una seria ipoteca sul trono del black/death di taglio melodico.
Questo lavoro, il quarto e a due anni di distanza dal precedente punta decisamente in alto e lo fa con una scrittura compositiva da far invidia.
Si perché non serve essere nordici o fingersi tali per scrivere trame musicali che siano gemme oscure; serve solo grande capacità e feeling.
L’opener “Through the dark gates” è introdotta da arpeggi acustici melodici ma subito doppiati da chitarroni epici e controtempi black/death scandinavo, grande assalto a livello strumentale e capacità tecnica; vocals in scream e growl.
Sezione ritmica fluida nei cambi di tempo imperiosi; chitarre che intessono trame epic black metal e gustosi interventi epicheggianti acustici; un brano eccellente.
“The forge” è un brano che gli odierni Dimmu Borgir si sognerebbero; chitarre acustiche e partenza col botto con chitarroni pieni e maligni; blast beats e scream, black metal di taglio melodico, screaming acidissimo e cambi di tempo con un lavoro gelido nel riffing.
C’è persino un intermezzo marchiato da partiture melodiche oscure care alla scuola norvegese per il tasso di malignità nelle trame di chitarra e grande solos.
“The chasm of eternity” altro grande brano che fa vedere e sentire l’estro dei nostri; controtempi , arpeggi, e un lavoro di chitarra eccellente e che sa dosare aggressività e senso della melodia, quasi con influenze fusion in questo pezzo strumentale.
“The eclipsist” parte da una trama acustica di taglio classicheggiante per poi devastare con trame melodiche, e squisito black/death metal, controtempi, riffing perfetti; accelerazioni e screaming malvagi.
Un brano che non perde mai di vista il bilanciamento aggressivo e melodico del brano e la caratura tecnico/strumentale; un grande brano che non mi stancherei mai di ascoltare.
Un disco stupendo, un album da avere senza dubbio alcuno per l’alta caratura che questa band elvetica sa produrre, fatelo vostro!
Voto: 8.5/10
Matteo ”Thrasher80”Mapelli