ANGRA - Ømni

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Quando si nomina il Brasile sul versante musicale prettamente metal, i primi nomi che vengono in mente subito sono due: Sepultura e Angra, due delle più famose e grandi band brasiliane, che sono riuscite a portare quel Paese ai vertici mondiali, disco graficamente parlando. In questa sede ci occuperemo della seconda band, quella di Rafael Bittencourt, unico membro storico rimasto, della prima incarnazione della band. Sono passati ben venticinque anni ormai dalla pubblicazione del loro primo e grandioso album Angels Cry, lavoro che gli ha aperto le porte nel panorama musicale mondiale, andando a insinuarsi e rimanere come uno dei lavori più belli che questa superlativa formazione carioca abbia mai partorito. Nonostante siano trascorsi tutti questi anni e tanti cambi di line up, gli Angra in questo 2018 se ne escono con un album alquanto sbalorditivo. Un lavoro di una freschezza disarmante, melodico veloce ma che sa essere anche epico e progressivo. Disco che vede ancora una volta il nostro Fabio Lione alla voce, ormai da anni divenuto membro ufficiale della band. Ømni è il titolo scelto per questa nuova e convincente fatica discografica, che permette agli Angra di mantenere saldamente le redini della loro brillante carriera musicale.

Iniziando con la spettacolare Light Of Trascendence, si può già godere della bellezza di un brano destinato a diventare un classico cavallo di battaglia, che vede la stupefacente voce di Lione ai massimi livelli, ma sulle prestazioni del cantante triestino non avevamo certamente dubbi, e neanche sul resto dei componenti che svolgono un eccezionale e certosino lavoro su tutti i fronti, degno della fama che si sono creati. Brano veloce melodico e molto intenso, pieno di pathos, ricalcando alla perfezione lo stile unico e particolare della band. Si continua con il secondo: Travelers Of Time, brano di ritmi mai serrati e in un certo senso avanguardistici nel modo di suonare le chitarre. Una delle canzoni più interessanti è sicuramente la terza e pesante Black Widow’s Web, che vede la partecipazione speciale di due singer di fama mondiale come Alissa White-Gluz degli Arch Enemy e la cantante brasiliana Sandy, il che la rende particolarmente accattivante, con una brutalità controllata che gli si addice anche parecchio per i canoni della band stessa. Il lavoro svolto su tutti i nuovi brani è un qualcosa di davvero maniacale, in cui convivono perfettamente tutti gli elementi caratteristici della band, insieme alla voglia di guardare sempre e comunque anche al futuro, perché loro hanno ancora molto da dire all’interno della scena musicale. Inutile stare qui a scrivere delle peripezie strumentali, del loro innato lato progressive che si unisce a un power metal potente, vellutato e di classe, bisogna immergersi dentro questo incandescente calderone che risponde al nome di Ømni. Semplicemente da avere all’interno della propria collezione degli album più importanti di questo anno. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro