TRAGEDIAN - Unholy Divine

IceWarrior
Si dice che il terzo disco è la prova di maturità per un gruppo, ovvero se riesce a camminare con le proprie gambe con personalità. Questo è al caso anche dei power metallers tedeschi Tragedian, che si discostano molto dai loro più illustri colleghi provenienti dalla città che ha dato lustro al movimento power metal europeo, ovvero Amburgo. Qui in formazione troviamo anche tre vecchie conoscenze; due nostrane come Dany All e Nicolò Bernini qui presenti come tastierista e batterista, ex Fogalord e Dirk Seifert ex Paragon al basso. L’opener “The devil’s call you” mostra un power metal prog oriented molto bilanciato tra le tastiere e i riffing di chitarre, questo brano è uno speed/power metal bello potente, la band è compatta e il singer cerca di dosa la voce molto nasale e particolare. “Dullahan”è anche questo un brano veloce, batteria con doppia cassa innestata, riffing di chitarra heavy e arcigni, e buonissimo lavoro di tastiere, atmosferiche; cambi d’atmosfera e tempo ma sempre fluidi e ben fatti; chorus dal buon potenziale.

“Revelation 1318” è uno dei pezzi forti del brano, arcigno power/prog, con percussioni speed e tastiere che danno spazio a riffing spessi e scuri; un brano drammatico, buon lavoro nelle parti vocali; buonissimi duelli tra chitarra e tastiere nei solos. “Shadow of the moon” è un brano retto benissimo dalle tastiere prog che fanno una gran figura in questa speed/power song, le chitarre sono affilate ma lasciano trasparire la melodia del cantato; un brano che cambia dinamiche con il solo brillante delle chitarre. “Spectres” è evocativa e ha un sapore heavy metal però messo in un contesto power/prog, anche qui la velocità non cala ;i nostri danno enfasi al brano e la melodia è presente ma fa da buon contrasto con la durezza dei riffing. La conclusiva “Destined land” è ricca di epicità, trame power/prog, velocità d’esecuzione e pathos; il cantato stentoreo è potente e aiutato dai cori; anche qui i solos sono heavy e ben fatti. Un buonissimo disco che fa capire che ad Amburgo non esistono solo discepoli delle ben più famose zucche, ma anche chi vuole costruire un’angolazione metal diversa sul solco power. 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli