JEFF SCOTT SOTO (JSS) - Retribution

Frontiers
Tantissimi impegni, i suoi SOTO, i Sons Of Apollo, supergruppo fantascientifico, ma Jeff Scott Soto non rinuncia a portare avanti anche i suoi progetti solistici e sempre per Frontiers Records esce il nuovo album “Retribution”. La title-track è il brano d'apertura. Qui,la chitarra di Howie Simon che infuria con cattiveria e le tastiere alla Deep Purple che lastricano un ingresso in scena di Soto a dir poco da inchino. "Inside, Outside", impenna il ritmo già lanciato dalla prima track e regala delle lyrics ispirate e una melodia ariosa e incalzante per quanto il ritornello sia poco originale e ricordi in modo evidente lo stile Talisman al quale siamo tutti affezionati. "Rage of the Year" è quanto di più sexy ci si possa aspettare da un riff: la batteria di Edu Cominato è decisa ma il mood contiene molti elementi che richiama i ben più anziani UFO e la loro storica e meravigliosa "Too Hot to Handle" però suonata alla Deep Purple. "Reign Again" sembra cosparsa di polvere magica anni '80, con quelle tastierine e i cori acuti, e l'intensa partecipazione di alcuni ospiti come August Zadra e Stephen Sturm alla sei corde e Carlos Costa al basso. "Feels Like Forever", è una ballad che non perdona, fin dall'apertura che contiene tutti quegli elementi che garantiscono la lacrima facile, per non parlare delle lyrics: "Until the pain is gone, until the fight is won, it feels like forever..." che dirgli. 

"Last Time" non lascia il segno ma "Bullet For My Baby" si fa presto perdonare con un bellissimo riff e dei toni soul e funky che con la voce di Soto si spalmano come un formaggino sul cracker. "Song For Joey" inizia con un commovente intro di pianoforte e viene da allungare la mano verso il pacchetto di fazzoletti, soprattutto quando la voce di Jeff inizia a raccontare una meravigliosa storia di ricordi con un riverbero esagerato. Una storia di amore e di musica, "It was all we needed to believe"... e il ritornello ci mette il carico. Davvero un bellissimo pezzo, con un'intensità di cui solo Soto è capace. "Breakout" sembra sdrammatizzare l'atmosfera, virando su toni più cupi e atmosfere più oscure, "Dedicate To You" ha il classico attacco AOR che cattura, suoni chiari e tastiere in primo piano. Un tiro incalzante e una melodia che si stampa in testa, facile da mettere on repeat.n definitiva, il disco che ci attendevamo da Jeff Scott Soto. Un cd che alterna ruvidezza ed eleganza, ponendo in risalto, più di tutto, il talento di un interprete sopraffino che non ha di certo bisogno di ulteriori conferme per essere annoverato tra i migliori in termini universali. Dedicato, come detto più volte, ai cultori di Talisman ed Eyes ed alla radice più tipicamente e strenuamente Hard Rock. Quello che, come un vecchio giubbotto di pelle nera, non passa mai di moda e si adatta sempre ad ogni occasione. 

Voto: 8/10 

Bob Preda