HUMANASH - Reborn From the Ashes

Jolly Roger
Debutto col botto per questa nuova creatura italiana che nasconde delle vecchie volpi e conoscenze del metal nostrano. Una creatura affamata di horror, sangue e soprattutto tanto amore per l’heavy/speed metal di vecchia scuola. Creata per volontà del grande Giovanni ”John Goldfinch” Cardellino già mente e leader dei bravissimi L’impero delle ombre; i nostri confezionano un sulfureo ep per presentarci un concept che si dipana per questi sei capitoli. Il primo capitolo è “Evil metal obsession” sentiamo dei passi nell’atmosfera temporalesca e un cancello sbattuto, e accordi di chitarra che profumano di atmosfere horror e metal classico, una batteria rullante ma sorpresa! a condurci in questo viaggio è una voce conosciuta ovvero il mitico Steve Sylvester dei Death ss, una guida virgiliana di tutto rispetto. “Night adventure in a desecrated church” è puro heavy metal, una furente carica che alterna un up tempo con riffing di sapore classico ea accelerazioni; John Goldfinch è perfetto a cantare con tono acuto e drammatico la vicenda, alternando parti parlate; grande lavoro di chitarre ad opera della coppia Gabriel Goya e Francis Probus, la sezione ritmica è precisa e potente. “The nightmare begins” ci apre verso le vicende narrate nel concept e c’è un profumo alla Mercyful Fate inebriante che pervade il brano, cadenzato e ricco di melodie heavy e riff sinistri; ottima prova di tutto il gruppo, e il singer si sente che ci mette l’anima; grande cavalcata heavy potentissima a inframezzare il brano con squisitissimi solos di pura marca heavy metal marchiati a fuoco.

La titletrack è grandiosa , un brano che è giocato sui controtempi, e su un grande lavoro a livello ritmico ,le chitarre intessono una trama heavy ,il brano ha al suo interno accelerazioni e cambi di tempo precisi e fluidi; grande prova vocale del nostro che usa anche un registro teatrale per dare più enfasi al brano, il chorus ti si stampa in testa e viene voglia di cantarlo per quel suo impatto drammatico e anche stavolta assoli da urlo a dare ancora più impatto ad un brano potente e perfetto. “The liberation of the cursed spirit” è heavy puro, campane a morto, riffoni e tanto metallo fuso in questo brano; riff che puzzano di zolfo e atmosfera carica di pathos e horror, anche qui cambi di ritmo precisi che si incastrano a dovere, solos di alta qualità heavy metal e tanto cuore, un brano perfetto prima della conclusiva e acustica “Eternal darkness of being” Un ottimo antipasto suonato e concepito con amore per le sonorità più classiche e per l’horror, un buonissimo debutto che certifica ancora di più la validità del metal nostrano che può giocarsela alla pari con formazioni estere, bravi Humanash!

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli