CIRCUS NEBULA - Circus Nebula

Andromeda Relix
L’etichetta italiana Andromeda Relix è lieta di presentarci un progetto ambizioso dalle mille qualità, l’album d’esordio omonimo della band romagnola “Circus Nebula”. Prima di tutto è importante ripercorrere le tappe fondamentali di una band che ha affrontato mille difficoltà nel partorire il primo disco, nati infatti nel lontano 1988 hanno ben 29 anni d’esperienza, nella musica un lasso di tempo infinito. Ma il risultato non deluderà anzi, i tre storici fondatori Marco ‘Mark Ash’ Bonavita alla voce, Alex ‘The Juggler’ Celli alla chitarra e Roberto ‘Bobby Joker’ Brighi alla batteria si sono uniti al tastierista Michele ‘Gavo’ Gavelli e all’ultimo arrivato nel 2017, il bassista Luca ‘Ago’ Agostini e hanno raggiunto un obiettivo che per molti anni appariva solo come un miraggio. La loro musica appare molto influenzata dal rock anni ’70, ma è un rock dal sound fortemente classico, una fusione fantasiosa e stilisticamente elevata fra Heavy Metal e un Pure Hard Rock, un’estasi acustica per i veri rockers. Dalle prime note si evidenziano i punti forti, facilmente riscontrabili in una voce meravigliosa e chitarra preziosa, il tutto si apre co l’accoppiata vincente della intro “Hypnos” e “Sex Garden” dove già mostrano tratti evidenti di un Heavy alquanto pesante, costruito attorno ad un’atmosfera cupa, occhio attento alla voce potente e ai riff di chitarra che fanno subito effetto. Si passa ad un’armonia più giocosa e soft in “Ectoplasm”, richiede un ascolto meno impegnato, mentre la prima parte appare più pulsante e in vista la presenza del coro, la seconda parte porta già il marchio dell’Hard Rock più bello. Giunge con chiarezza l’ombra della particolarità espressiva in “Here Came The Medicine Man” molto più darkeggiante, tanti cambi di tempi e facile l’accostamento ai Black Sabbath, quasi inevitabile, ricrea forte una tensione.

Allegria e amore per un rock più leggero, si intrecciano in “Rollin’ Thunder (Raw’N’Roll), uso del pianoforte in primo piano e una voce trascinata che trasuda ni un ottimo Marco Bonavita. Arriviamo ala scelta della ballad “Vacuum Dreamer”,a farle da padrona sicuramente la malinconia, bellissimi i cori presenti innalzano la parte emozionale senza dubbio. Tanto, tanto ipnotico è “Welcome to the Circus Nebula”, molto più pregevole, mette in risalto con i riff e chitarre l’enorme potenziale della band sostenuto da una lunga gavetta. Il brano più aggressivo ed Heavy del platter, “2 Loud 4 The Crowd” profuma di rock passato, mentre “Electric Twilight” parte alla grande con un forte movimento di chitarre che però si placa nell’andamento e mette in risalto le doti canore del singer ,da non sottovalutare, e che non manca in nessun frangente. Cosa dire del brano blues rock “Head-Down” il mio preferito ,che se da un lato pecca un po’ d’originalità dall’altro mostra che l’accostamento a band storiche e micidiali non li spaventa più di tanto. Cambia tutto con “Mr. Pennywise” ruggente ma ben riuscita, la scelta della band è di chiudere con un loro vecchio cavallo di battaglia “Speen-Remastered” rivisitato ella composizione e molto più bello nella nuova versione con la parte finale di una bellezza a dir poco estasiante. La band si mostra moltop iù portata alle parti più veloci e propriamente rock, sicuramente non sperimenta ma ci regala un ottimo lavoro che si ricollega agli anni passati e ci dimostra che la buona musica non muore mai…Ottimo Ragazzi! 

Voto: 7/10  

Angelica Grippa