DEMON - Cemetery Junction

Spaced Out Music
I pro e i contro dell'essere coerenti con sé stessi. Questo nuovo lavoro dei Demon, band britannica legata alla corrente NWOBHM, si presenta coraggioso e nostalgico al tempo stesso e si caratterizza, nel bene e nel male, per sonorità, arrangiamenti e soluzioni melodiche ripescate direttamente dagli anni 80. Chiariamo subito : si tratta di un buon lavoro, con brani gradevoli e ben eseguiti, pur mancando forse la hit vera e propria, quella che possa trainare l'intero platter verso il successo. Ma il vero problema che, personalmente, ho riscontrato nell'ascoltare l'intero album è quell'idea di già sentito che purtroppo non abbandona nessuna delle 11 tracce, ad eccezione, forse, dell'ultima "Someone's Watching You", la cui linea melodica però non convince fino in fondo. Ascoltando brani, per quanto piacevoli, come l'opener "Are You Just Like Me (Spirit Of Man)", la successiva "Life in Berlin", o la title track, si ha sempre l'impressione di trovarsi di fronte ad un lavoro uscito 30 e più anni fa, sia per quanto riguarda le soluzioni melodiche, gli arrangiamenti che, soprattutto, il sound.

In effetti la produzione non aiuta a "svecchiare" un prodotto che, pur ricalcando stilemi classici, appartiene ai nostri giorni ed il sound comlessivo risulta, a mio parere, troppo chiuso, mentre le scelte di mixaggio non fanno che accentuare questa caratteristica (la voce troppo in primo piano, ad esempio), tanto che a tratti i suoni sembrano quelli di "Piece Of Mind" dei Maiden anno 1983 applicati a brani che purtroppo non sono certamente al livello di quelli del capolavoro di Dickinson e soci. Nonostante tutto, va fatto un plauso alla coerenza stilistica, all'energia che comunque questa band riesce a trasmettere all'ascoltatore e alla passione con la quale, da oramai molti anni, questi musicisti inglesi portano avanti un progetto che ha fino ad oggi avuto un tiepido successo, ma in cui si capisce credono profondamente. Buon lavoro, nel complesso, che verrà certamente apprezzato dagli appassionati del genere. 

Voto : 6,5/10

Francesco Lattes