WITCHWOOD - Intervista a Ricky Dal Pane


Una band che nasce Dalle ceneri dei Butterd Bacon Biscuits , che ha suonato in molti concerti in giro per l'Italia, anche supportando importanti band come Uriah Heep, Jethro Tull giusto per citarne alcuni,Dopo lo scioglimento  della band, Ricky, Andy, Steve e Sam hanno deciso, con l'ingresso dei nuovi membri Luca Celotti al basso e Antonino "Woody" Stella alla chitarra, di mettere in piedi un nuovo progetto, i Witchwood. Con me a parlarne uno dei fondatori della band Ricky Dal Pane:

MIRELLA - Ciao Ricky! io ho già accennato un pò la genesi della band , ti chiedo come inizia la vostra carriera musicale e come si sono formati i Witchwood? 
   
RICKY - Molti di noi oramai suonano da più di un ventennio e hanno militato in moltissimi progetti concretizzatesi poi anche nella pubblicazione di svariati album.I Witchwood in particolare sono nati dopo lo scioglimento di una band, I Buttered Bacon Biscuits: il sottoscritto e una parte dei membri di questa band ha deciso di continuare il percorso intrapreso dando però nuova linfa vitale al progetto integrando nuovi musicisti e adottando un nuovo monicker. Il nome deriva da un disco degli Strawbs ed è perfetto per noi perchè volevamo che evocasse le atmosfere della nostra terra d'origine, l'appennino tosco romagnolo con i suoi boschi ricchi di suggestioni e leggende. 


MIRELLA - Spesso i progetti ai nostri giorni faticano a reggere il passare del tempo. Anche le vostre esperienze precedenti alla fine si sono concluse  malgrado il loro valore fosse indubbio (parlo di Buttered Bacon Biscuits e dei progetti in cui hanno militato Luca Celotti e Antonino "Woody" Stella). Quali sono stati i presupposti di partenza che vi hanno guidato verso questa nuova esperienza?

RICKY - Ecco, hai centrato il punto: io in particolare che mi occupo della gran parte della composizione volevo mettere in piedi un progetto duraturo, coeso e composto da elementi che fossero determinati nel proseguire un certo tipo di percorso musicale. Quello che muove questa band è il cercare di proporre la nostra musica in maniera più onesta e sincera possibile: per noi è molto importante che quello che suoniamo sia sentito da tutta la band e cerchiamo di scrivere belle canzoni, che abbiano anima e siano fatte per rimanere...detta così sembra semplice ma vi assicuro che non lo è.

MIRELLA - Ritenete che questo progetto possa considerarsi quello definitivo per tutti voi? Il progetto di una serie di musicisti che hanno trovato la loro dimensione artistica finale? 

RICKY - Spero proprio di sì, direi che dopo tanto tempo abbiamo imparato tutti a smussare certi aspetti della nostra personalità che  possono creare problemi all'interno di una band...crediamo molto nei Witchwood ma dal punto di vista di un'insieme di persone che realmente stanno bene insieme e riescono a creare qualcosa di bello in primis per loro stessi e, speriamo, anche per gli altri. 


MIRELLA - Come siete abituati a lavorare sia per la preparazione dei live che per la composizione?

RICKY Ma, per la composizione di solito lavoriamo su miei brani e idee...le valutiamo e arrangiamo poi tutti insieme.A volte poi si parte da un riff o una melodia di qualcuno su cui si jamma. Per i live direi niente di complicato...noi siamo la tipica band da jack nell'ampli senza troppi problemi...anche se non disdegniamo chi abbina una parte visuale ai propri spettacoli purchè rimanga uno spettacolo di un certo spessore artistico. Stiamo lavorando su qualche idea in proposito che presenteremo in futuro.

MIRELLA - Avete molta esperienza live anche per via dei vostri progetti precedenti. Come vedete il momento attuale per chi vuol suonare dal vivo? 

RICKY - Direi buio...non ti nascondo di essere profondamente amareggiato dall' attuale situazione live ma più che altro da certi meccanismi legati all'organizzazione: ormai, anche in un settore underground come il nostro, tutto si muove in base ai soldi e alle leccate di culo alle persone giuste. Di certo spesso una band che suona molto live o apre per act famosi non è li per propri meriti ma perchè semplicemente se lo può permettere...e questo dovrebbe essere chiaro al pubblico anche se invece nella maggior parte dei casi non se ne rende conto. Fare musica in certi casi è diventato quasi un hobby per musicisti agiati...ripeto in certi casi, c'è sicuramente anche chi si fa un gran mazzo credendoci fermamente e lavorando sodo...però non nascondiamo la testa nella sabbia: a volte per suonare in certi eventi o con certe band vengono richieste cifre con cui sinceramente un gruppo come il nostro registra altri quattro album...e questo a me non piace perchè c'entra ben poco con il fare musica...almeno nella maniera in cui la intendo io. Quindi rispondendo alla tua domanda suonare dal vivo al giorno d'oggi per chi non lo fa da professionista è molto dura...e noi, come band, tutte le soddisfazioni ce le siamo tolte solo ed esclusivamente col nostro sudore, ci tengo a specificarlo. 


MIRELLA - Ci parli di Handful of Stars? Quali sono le principali evoluzioni rispetto a Litanies from the Woods?

RICKY - Intanto Handful of Stars è un Ep...ma comunque pieno di materiale perchè ci sembrava giusto comunque, visto che i supporti non cambiano, poter offrire di più a chi lo acquista. Abbiamo registrato tre inediti che come composizione risalgono comunque al periodo di Litanies From The Woods...uno di questi, Mother,  è una ballata che fa parte di un mini concept suddiviso in vari capitoli che compariranno sui prossimi lavori. Direi che lo stile dei brani è leggermente diverso da quelli di Litanies, forse sono più aggressivi ma comunque riconducibili sempre al nostro sound che difficilmente può essere circoscritto ad un solo genere. Abbiamo poi omaggiato due band che adoriamo, gli Uriah heep con "Rainbow Demon" e i Blue Oyster Cult con "Flaming Telepaths". In chiusura abbiamo poi riproposto il brano Handful of Stars già presente in Litanies ma sull EP presentato in veste estesa e con delle parti diverse...il motivo è che dal vivo l'abbiamo suonata spesso col suo intro originario che, per motivi di spazio, su Litanies avevamo dovuto escludere. Molta gente che ci segue però ci chiedeva il perchè della sua esclusione così abbiamo pensato di chiudere il cerchio e di fare una cosa gradita a chi ci segue inserendo la versione completa della canzone. In più di questo pezzo l'artista Dimitri Corradini, già bassista della storica band Distruzione,ha realizzato un bellissimo video che ha richiesto quasi un anno di lavoro essendo un'opera basata su acquerelli ovviamente dipinti a mano e poi animati...insomma da vedere, un vero capolavoro! 


MIRELLA - Ricky vuoi lasciare un vostro contatto in modo che i lettori di Giornale Metal possano cercarvi sul web?

RICKY - Sulla nostra pagina Facebook: www.facebook.com/Witchwoodband. Oppure sulla pagina della nostra etichetta Jolly Roger Records: www.jollyrogerstore.com

MIRELLA - Grazie di avermi concesso quest'intervista Ricky! 

RICKY - Grazie veramente di cuore a voi e a tutti quelli che stanno seguendo con tanta passione i Witchwood.

Mirella Catena