ECLIPSE - Monumentum

Frontiers
Con questo Nuovo album dal titolo “Monumentum”,Erik Martensson torna in sella ai suoi Eclipse, due anni dopo “Armageddonize” una delle uscite discografiche che più mi ha entusiasmato nel 2015, e dopo un anno dall’ottimo project album a nome Nordic Union .Torna in sella ad un cavallo ormai di razza visto che già con i precedenti lavori, “Are You Ready to Rock “ nel 2008 e “Bleed And Scream” nel 2012, aveva ricevuto ottimi consensi; per non parlare poi della recente partecipazione all’importante rassegna svedese “Melodifestivalen”, contest Tv per selezionare il partecipante all’Eurofestival. Un gruppo che sta quindi guadagnando, , album dopo album, spazio, visibilità e notorietà in Scandinavia e oltre confine.In merito alla track list , parto con opening track "Vertigo" che impone i cardini attraverso i quali ruota tutto l’ultimo album: melodia, corposità sonora, grande vocalità e sonorità coinvolgenti. Questo cliché viene adottato anche con "Never Look Back" e "Killing Me" così da dare subito una decisa tripletta iniziale che imprime sostanza ed “accorda” l’orecchio dell’ascoltatore sullo stile Eclipse.

I toni si calmano leggermente con la hard ballad "The Downfall of Eden" ed ulteriormente con la sentimentale "Hurt": due tracce fantasticamente melodiche! Un riffaggio più deciso caratterizza"Jaded" che fa ripartire a tutto vapore il treno dando una bella accelerata ai bpm con una successiva ulteriore scossa di adrenalina grazie all’incalzante "Born to Lead" subito seguita dall’altrettanto incisiva "For Better or For Worse", altra best track del disco. Come non mettere sul podio anche una canzone come "No Way Back"? Intro che crea il giusto pathos, riffaggio vario e mai ripetitivo, ottime melodie vocali ed un buon ottimo assolo: cosa volere di più? Altro brano dalla grande intensità sonora e melodica è "Night Comes Crawling", molto in chiave Hard AOR e dai classici canoni Rock ma piacevole ai padiglioni auricolari. In chiusura un’altra bella hard ballad come "Black Rain" che pone la cosiddetta “ciliegina” sulla torta di un album quasi a 5 stelle.Rischiamo quindi di essere quasi banali nel definire “Monumentum” un pezzo pregiatissimo della nuova annata melodica. Qui tutto è “alto”, spinto al massimo: il songwriting, i suoni, la voce, la prestazione dei singoli (abbiamo citato più volte la coppia Mårtensson / Henrikssen, ma in ugual misura va elogiata la potenza di fuoco della sezione ritmica composta daMagnus Ulfstedt e Philip Crusner), la qualità dei brani, il trasporto ed il coinvolgimento che ne derivano.

Voto: 10/10

Bob Preda