LACUNA COIL - Broken Crown Halo

Century Media
A distanza di due anni dal precedente Dark Adrenaline, i nostrani Lacuna Coil con una puntualità svizzera tornano sul mercato con un nuovo lavoro in studio. Broken Crown Halo è il loro settimo sigillo, o meglio ancora, la loro settima corona per trovare un parallelismo con il titolo dell'album. E' innegabile che anche questo capitolo sia eccellente. E' impossibile non affermare che Broken Crown Halo sia un disco pregevole e ben fatto. Fondamentalmente però, si dimostra fin troppo in linea con i lavori recenti e quindi un lavoro accessibile a fini esclusivamente commerciali, a cospetto di quei lavori come In a Reverie e Unleashed Memories che hanno fatto la storia del gruppo e probabilmente la loro fortuna. Per farla breve, i Lacuna Coil ormai hanno una loro ricetta, hanno una loro precisa identità e non hanno necessità e probabilmente anche voglia di mettersi in gioco e correre dei rischi. Sanno come fare per raccogliere la loro consuetudine di consensi e vanno avanti per la loro strada confermando il loro stile, fatto di suoni sintetici, di melodie accattivanti e suoni affascinanti. E' quindi improbabile non restare ammaliati da tanta grazie, anche perché la loro capacità è quella di creare momenti intensi ed ispirati con estrema semplicità, tanto da sembrare sempre freschi e mani monotoni. Lo si nota in Nothing Stands in Our Way come anche in Zombies, dove l'intreccio di voci si fa sempre più complesso e modulato. A tutto questo, c'è da supporto una produzione cristallina, adatta ad un prodotto come Broken Crown Halo, tecnico e valido, con momenti  degni di hit d'alta classifica, vedi Hostage to the Light, destinato a portare Cristina Scabbia sul tetto del mondo, ma è anche nelle chitarre di Marco Biazzi e Cristiano Migliore che i Lacuna Coil hanno un punto di forza non indifferente. Per farla breve in conclusione, Broken Crown Halo è un disco pregevole, che conferma il buon momento della band e che risulta indicato con chi dei Lacuna Coil ha apprezzato soprattutto le ultime fatiche. Per chi invece ancora non li conosce, i lavori d'esordio restano ancora maggiormente indicati.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella