ABORYM - Intervista alla Band

Aborym

Risponde Malfeitor Fabban (vocals/bass/keybords):

Siete appena usciti sul mercato discografico con Dirty potete presentarlo ai nostri lettori?

-A qualcuno piacerà molto, ad altri farà cagare.. ma è un disco di Aborym, il sesto ufficiale... e io credo questo sia il miglior materiale di Aborym dal 1992 ad oggi ed è il disco con cui abbiamo definitivamente varcato il punto del non ritorno.  E’ un disco “oltre”, è qualcosa che è proiettato nel futuro e che sarebbe potuto tranquillamente essere pubblicato tra.. 5? 6? 10 anni?. Possiamo permetterci di essere noi stessi e abbiamo iniziato a lavorare sul materiale di “Dirty” partendo da questo presupposto. Per noi era fondamentale arricchire ulteriormente tutte le strutture electro, tutta la parte industrial, ovvero il vero motore di Aborym e in molti casi i risultati sono letteralmente fuori di testa cazzo... 

Dirty è appunto il titolo del vostro ultimo disco in studio, come lo avete deciso?

-Dirty significa sporco. Sporco come questo pianeta, la nostra società, il sistema, io, te, la gente, le città... Sporco come gli slip di una puttana dopo 8 ore di marciapiede, o come il cervello di chi ci comanda o crede di farlo.. Sporco come dio. Sporco come gli ingranaggi di una macchina...

Quanto tempo è servito per completarlo, tra stesura e registrazione?

-Due fottutissimi lunghi anni amico.. Tanti week-end sacrificati, tanto tempo che abbiamo sottratto alla nostra “vita sociale”, alle nostre ragazze, alle nostre mogli... Ma la musica viene sempre prima di qualunque altra cosa. Abbiamo registrato Dirty in circa 5 mesi.

Come si è evoluto il vostro sound partendo da Kali Yuga Bizarre, sino ad arrivare a Dirty?

-Direi che Dirty sta a Kali Yuga Bizarre come Iggy Pop sta a Lady Gaga.. Tanti anni fa eravamo parecchio vincolati al black metal, o al death metal.. anche se già con Kali Yuga Bizarre era facile intuire che direzione avrebbe preso questo gruppo. Con il passare del tempo c’è stata un evoluzione naturale, ci sono stati diversi cambi di line-up e Aborym hanno calcificato quello che è lo stile del gruppo oggi, ovvero qualcosa che suoniamo a modo nostro... Chiamalo come ti pare. Noi suoniamo roba che puzza di Aborym lontano un miglio e con il tempo la gente ha imparato a riconoscere questo stile. Se in passato dicevano che assomigliamo a questo o a quello oggi in molti casi dicono che questo o quello somigliano e suonano come Aborym.

Quali sono le differenze principali tra Dirty ed il precedente Psychogrotesque?

-Bastano le prime note per capire che “Dirty” è un calcio su per il culo...Poi però ti rendi conto che c’è molta tecnica, eleganza, qualità e ricerca dei suoni, arrangiamenti, sfumature, dettagli.. E’ molto diverso da Psychogrotesque. Dirty è qualitativamente più curato, più maturo, abbiamo lavorato tantissimo sulle melodie, sugli intrecci delle melodie, sulle chitarre e tantissimo sulle voci. Dirty inoltre è un doppio e ha un lavoro dietro veramente infinito, per quanto registrare Psychogrotesque non sia stata una passeggiata. Psychogrotesque ha aperto le porte, Dirty è un vero e proprio red carpet...

Quali invece i punti in comune?

-La spontaneità, le intuizioni, il gusto e la qualità dei suoni sicuramente..

Quali sono i pregi di Dirty? Ritenete sia il vostro migliore in assoluto?

-Senza ombra di dubbio. Mi fido di poche persone al mondo. Una di queste è un mio caro amico a cui ho fatto ascoltare il disco mixato con largo anticipo. Dopo aver letto il suo commento mi sono convinto del fatto che forse abbiamo fatto un gran cazzo di disco con i controcoglioni...

Come nasce un vostro pezzo?

-Faresti meglio a chiedermi come “muore” eh eh.. Noi iniziamo a scrivere qualsiasi cosa ci salta in mente, ora sui synth, ora midi su hard-disk, ora sul pianoforte o sulla chitarra. Il problema è che ci  lavoriamo su per mesi ed è difficile decidere e dire “ok, cazzo, questo pezzo è chiuso”. Perchè vengono sempre fuori nuove idee, nuove soluzioni, modifiche, arrangiamenti. E’ un gran cazzo di casino. Per questo il nostro ingegnere del suono ci detesta quando entriamo in studio... Si ritrova a dover lavorare con decine e decine di tracce wave, midi, tracce tempo, cambi di tonalità improvvisi..eh ehh.. Non è semplice credimi. Mixare “Dirty” credo sia stata una delle cose più complicate degli ultimi anni e abbiamo dovuto eliminare diversi samples e arrangiamenti aggiuntivi per far suonare tutto alla perfezione.

Quale è il brano di Dirty al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Mai chiedere ad un musicista una cosa del genere. Sarebbe come chiedere ad una madre qual è il suo figlio preferito. 

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Come ti dicevo, ognuno di noi ha i suoi gusti, ognuno di noi ascolta questa o quell’altra band e senza dubbio ci sono dei gruppi a cui siamo molto legati. Ad esempio io sono appassionato di Nine Inch Nails, Einsturzende Neubauten, The Young Gods, Pankov... o magari Ministry.. adoro il rock, l’hard rock, ascolto death metal, roba sperimentale, psichedelia e chi più ne ha più ne metta. Ma quando scriviamo musica di Aborym facciamo in modo che i brani di Aborym suonino come Aborym. E’ sempre stato così.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Ora siamo in promozione e quando questo periodo sarà finito la prima cosa che farò è prendermi 3-4 giorni, salire su un cazzo di aereo e andarmene da qualche parte. E la cosa più faticosa che farò sarà alzare il culo dal letto, ricominciare a bere e uscire in giro per locali a fare baldoria. Non faremo tour veri e propri, per ora faremo alcune date sparse, poi si vedrà.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-No, per il momento no, anche perchè non avendo ancora fatto concerti non abbiamo materiale live con cui fare un DVD..

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Trent Reznor.. Perchè no.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Un saluto a tutti. Fanculo! E supportate i gruppi della vostra cazzo di città senza necessariamente leccare il culo ai gruppi stranieri talmente tanto da avere la faccia ricoperta di merda. Ciao ciao...

Maurizio Mazzarella