ON-OFF - Intervista alla Band


ON-OFF (Nadir Promotion)

Intervista ai nostrani ON-OFF in occasione della pubblicazione del loro ultimo lavoro in studio:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-La nostra seconda fatica si chiama “DON'T FORGET THE ROLL”, un disco di semplice e genuino rock'n'roll vecchia scuola così come se ne sentono pochi ultimamente! Il significato del titolo indica come oggigiorno tutto viene etichettato con la parola ROCK; noi, invece, facciamo rock'n'roll, quindi non dimentichiamoci mai che esiste anche la parola ROLL, che forse è l'ingrediente fondamentale di questo genere; ROLL significa semplicità, radici blues e umiltà, tasselli che non possono mancare quando si parla di una band! Inoltre sono proprio questi gli elementi che hanno dato vita al genere. Il disco poi è stato registrato senza fronzoli, suonando batteria, basso e chitarra ritmica insieme, cercando di mantenere il più possibile l'identità della band e il suo potenziale live!

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Gli ON-OFF nascono nel 1999 come band che voleva suonare un rock genuino e senza troppi artifici elettronici: con poche cose riuscire a cacciar fuori il sound giusto, cosa a mio parere per niente facile. Nati come band di inediti e cover, nel 2002 ci siamo proposti come Tributo agli AC/DC... cosa che parallelamente facciamo ancora oggi, dall'uscita però del nostro primo disco di inediti RIBCRASHER (2010), incanaliamo tutte le nostre forze principalmente in questo progetto. Mi sembra giusto no?

Come è nato invece il nome della band?

-Dal fatto che non ci sono fronzoli o effetti. Chitarra, cavetto e ampli.. Tutto qui! Quindi al massimo possiamo  accendere o spegnere tutto! Ci saremmo puti chiamare STAND-BY!

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Ritengo i testi molto importanti e troppe volte sottovalutati in questo genere!!! Ok, stiamo parlando di rock'n'roll quindi le tematiche sono “leggere” e sono quasi sempre le stesse! Molto spesso però mi capita di trovare testi vuoti, stupidi o banali! Per evitare questo, pur mantenendo le medesime tematiche, cerco di inventare costruzioni particolari di parole, oppure giocare con sottili doppi-sensi o una sadica ironia, il più delle volte non così facilmente afferrabile di primo achito. Stiamo parlando di rock'n'roll, quindi è giusto parlare di donne, bevute, scopate, suonare e far casino.. ma c'è modo e modo di dirlo! Magari cercando di infilarci dentro, in modo che bisogna cercarsele, anche qualche tematica più attuale: crisi, soldi, il troppo apparire ecc. Se dovessi parlare solo di tematiche “serie” non lo farei di certo in un concerto intanto che si suona un boogie blues!!!!

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Sicuramente un elemento assolutamente da non sottovalutare è l'onestà! Un disco come il nostro è semplice, diretto e vero! Senza troppi compromessi! Quello che si ascolta siamo noi, è come una fotografia degli ON-OFF nel 2012! Sicuramente può incuriosire tutti coloro che vogliono sentire qualcosa di vero, di naturale e non di artefatto! Suonare vuol dire che ci sono 4 persone su un palco che ci danno dentro per creare il loro sound e un buon insieme per far divertire il pubblico! Se devo mettere tutto questo in un disco lo faccio come se dovessi semlplicemente suonare dal vivo! Credo che il nostro disco “corra” proprio in questa direzione! 

Come nasce un vostro pezzo?

-Solitamente si tira fuori un riff, si valuta insieme se funziona o meno e si cerca di comporre una struttura, che forse è la cosa più difficile da fare, difatti non basta avere tra le mani un buon riff, bisogna anche cercare di valorizzarlo all'interno di una struttura armonica, di un giro... anche se alla fine non c'è nulla di nuovo, gli accordi sono sempre quelli. Poi si trova una melodia che meglio si incastri alla base, molte volte una buona melodia può stravolgere completamente il carattere iniziale o potenziale della canzone! Quindi da lì possono nascere nuove idee, nuove vie da percorrere. Per il testo invece bisogna vedere cosa quel brano ci ispira o cosa ci accende nel cervello! Se c'è poi una donna di mezzo il gioco è fatto! 

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Presumo che ogni membro della band ha un brano a cui è maggiormente legato, sotto qualsiasi punto di vista! Magari si è legati ad un testo che ci descrive o a cui si fa riferimento, oppure si è affezionati ad un riff o stregati da una melodia! Io personalmente sono molto legato al bluesettone ON THE RAILROAD... un po' per l'argomento trattato un po' perchè adoro gli slow-blues! Sarebbe più semplice magari definire quale brano è più vicino all'identità della band o al “concept” del disco e qui, senza ombra di dubbi, citerei: THAT'S WHAT I CALL ROCK'N'ROLL, un inno a ciò che intendiamo noi di questo genere musicale.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Sicuramente il blues, quello più vero e profondo, le radici del rock'n'roll anni 50 alla Chuck Berry o Little Richards e tutta quella produzione rock fine '60 e '70 che forse meglio identifica un genere a mio parere senza età, sempre attuale, fruibile e sicuramente meno banale o settorializzato di molta produzione odierna. Band come ROLLING STONES, LED ZEPPELIN, WHO, BEATLES, AC/DC, THIN LIZZY, primi AEROSMITH, MOUNTAIN, ZZ TOP e tanti altri che mi dispiace non citare (anche italiani), hanno sicuramente un decisivo peso all'interno della nostra formazione musicale e quindi influenza diretta o inconscia nella nostra produzione.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Suonando, suonando e suonando, una band rock'n'roll lo dimostra sul campo il suo valore! Tutto il resto lo può fare chiunque, basta avere i soldi!

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Abbiamo sì l'intenzione di registrare qualche serata live, video e audio, per ora però nessun progetto di questo tipo. Al massimo stiamo pensando di realizzare un video o qualche clip promozionale..

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Mi dispiace dirlo ma c'è troppa porcheria in giro, troppa musica inutile o fin troppo settorializzata e soprattutto troppa gente che non ha più interesse come un tempo di andare a scovare band nuove! Secondo me i ragazzini che apprezzano la musica vera sono sempre meno.. o almeno, mi sembra! C'è di positivo che prima o poi le radici della musica o i “grandi classici” colpiscono al cuore in maniera leggera o pesante chiunque, ed ognuno cerca di integrare il vecchio con il nuovo, con l'attuale! Speriamo sia solo un momento di ferma allora, magari dovuto anche a questa pluriaccennata crisi economica... Sono positivo però, tempi nuovi arriveranno!

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Secondo me in egual modo ha danneggiato e aiutato le band! Una volta bisognava andare a cercarle le band e spulciare nel mazzo le informazioni a riguardo, ora invece basta un click... quindi a lungo andare passa la voglia di farlo, tanto basta un click! Posso farlo in qualsiasi momento ed intanto non lo faccio mai! Quindi in molti casi viene meno la passione del cercare! Per chi invece ce ha questo “sacro fuoco” internet ovviamente aiuta! Nel nostro caso magari siamo arrivati alle orecchie di persone in altro modo impossibili da raggiungere grazie alla rete, o viceversa siamo passati come una delle tante band in attività in quel determinato territorio.. non saprei! Sicuramente in generale le band classiche diventeranno sempre più famose o mitizzate, mentre tutto il resto, come noi, farà a gomitate. Cosa ci rimane quindi? Andare a vedere un concerto dal vivo, possibilmente di band nuove, e giudicare lì!!!!

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Il genere che suoniamo ci valorizza soprattutto come persone e non come musicisti! Se dovessi esprimere il mio “talento di musicista” suonerei altra musica. Ci sono bluesman che sapevano 4 cose di chitarra eppure tiravano fuori l'anima più di altri! Si ritenevano musicisti di talento?

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Giovanni Allevi! Per quato riguarda il rock direi David Grohl, altri sarebbero un sogno...

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Siete riusciti a leggere tutta l'intervista? Davvero mille grazie.. ad un nostro prossimo concerto avrete il bere pagato!

Maurizio Mazzarella