SYR DARIA - Tears Of A Clown

Sliptrick
La classe non è acqua, uno strumentista prima di essere chiamato tale ( a prescindere dal successo e dalla fama , quella può arrivare oppure no) ha davanti a se anni di esercizi, di rinunce, di tempo passato sullo strumento, di perfezionamento e sacrifici. Una volta arrivato ad una discreta tecnica, subentra (può anche non subentrare ) la figura dell’artista, che crea brani che possano essere definiti tali. Ebbene tutte ste parole per intendere che i Syr Daria sono a mio avviso degli artisti. Tears of a Clown è per me un lavoro di alta raffinatezza e gusto. Il lavoro di per se non è stratecnico, la band non è l’ennesimo clone dei Dream Theater, ma le loro capacità tecniche ci permettono di godere della loro fantasia, del loro gusto, di canticchiare le loro melodie e i loro assoli. Una discreta produzione rende il tutto ancora più ascoltabile e gradevole. Occhio di riguardo anche per la canzone che da il titolo all’album, belle le atmosfere create e l’input del ritornello… Una vena inoltre epica si scaglia contro di noi, se guardiamo l’album da angolazioni diverse. Io, non so dove siete voi adesso, ma mi trovo ad Elm Street… No, non accendete il vostro navigatore, mettete il cd e andate e traccia 3 e cominciate a farvi rapire dal bel ritornello. Colpi di batteria calibrati e decisi, pennate date senza esitazione di sorta, un cantastorie di tutto rispetto sono i punti di forza di questa bella band che nella sua “semplicità” (vuol essere un complimento) ci ha regalato un disco degno di nota. Syr Daria cari signori è un nome che DEVE diventare “un qualcuno”, perche molto pi di altri se lo meritano.

7/10

Flavio Facchinetti