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I Lordi sono i principali esponenti finlandesi di quel "Monster Metal" tanto teatrale e fumettistico/apocalittico e dai costumi di scena alquanto abnormi (di cui, tanto per capirci, furon antesignani i GWAR). Oltre a ciò, la band di Mr. Lordi ha una popolarità in patria impareggiata. E per festeggiare la loro decima uscita discografica, i nostri realizzano un'idea meta-musicale davvero pazzesca. Cosa accadrebbe se non esistessimo dal 1992 ma dal 1970? E se quest'album fosse una "collection" dei nostri migliori hits di ogni decennio? Ebbene, con serietà estrema, i nostri hanno usato ben 7 studi di registrazione, contando spesso su apparecchiature vintage, vecchi registratori a nastro e procedimenti analogici... per arrivare ad un risultato come "Killection". Un'antologia dove si traccia con ricostruzione abbastanza credibile (anche se palesemente fake) il percorso artistico di 50 anni di una Heavy Rock band oggi considerata veterana della scena. Molti potrebbero anche gridare all'esagerazione per un'operazione che pare una versione radiofonica di "This Is Spinal Tap", ma il risultato è che i nostri ci propongono comunque 11 nuovi brani contenenti la loro miglior miscela di teatralissimo e volutamente parossistico Hard&Heavy, in parte pesante e senza compromessi ("Horror For Hire", "Evil"), in parte melodico e glammeggiante ("Apollyon", "Cutterfly"), aggiungendo tanta ossessione per l'horror più teatrale (la bellissima "I Dug A Hole In The Yard For You" con il contorno di bellissime keyboards inquietanti in stile Carpenter/Simonetti)... nonché una carinissima puntata nella disco settantiana con la buffa "Zombimbo". Il tutto dominato dalla rochissima e spaventosa vociona di Mr. Lordi, nonché da alcuni esileranti intermezzi radiofonici, dove l'estroso DJ che conduce lo show sui Lordi parla a telefono con gli ascoltatori: una volta si imbatte in una fan a cui si trasforma la voce in tono gutturale, un'altra deride un prete pazzo che vuole bandire i Lordi per non far sprofondare il mondo intero all'inferno, e per finire s'imbatte nel signore delle tenebre in persona... ed è la sua ultima ora! L'album è concettualmente davvero spassosissimo, quanto musicalmente ben confezionato. Consigliato a chi ami il Metal finanche nelle sue forme visualmente più parodistiche. Un capolavoro!
9/10
Alessio Secondini Morelli