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Metal Mind Productions |
Quinto album solista per il grande singer/songrwiter olandese Ian Parry, attualmente impegnato anche con gli Elegy e in diversi progetti musicali di cui è collaboratore più o meno assiduo (compresi i grandissimi connazionali Ayreon di Arjen Anthony Lucassen). E che disco! Il nostro non tradisce neppure per un momento le sue graditissime radici musicali AOR/Prog Metal. Realizzando un album dove ogni melodia vocale è attentamente studiata ed eseguita con una precisione maniacale. E poi... la sua tipica espressività vocale si riconoscerebbe tra mille. Parry ha voluto animare anche quest'album dell'ormai sua consona coscienza ecologica, mirata a sensibilizzare il genere umano a non sporcare il proprio pianeta. Più che lodevole come proposito. Il risultato, anche musicalmente, si presenta magnificamente. L'Hard Melodico tendente al Prog di cui è composto l'album è valorizzato dalla solida produzione di Martin Kronlund (Hammerfall, Firewind, Rock Emporium). E le songs appaiono tutte molto belle nel loro finissimo bilanciamento di energia e melodia. E non dimentichiamoci che il disco si avvale di collaboratori di gran lusso. Tra i quali Stephan Lill (Vanden Plas) e Patrick Rondat alla chitarra, i batteristi Casey Grillo (Kamelot), Imre Daun (Brian Robertson Band), Andreas Lill e Gary King, i bassisti Barend Courbois (Blind Guardian, Tank) e Torsten Reichert e il tastierista Jeroen Van Der Wiel. E proprio gli arrangiamenti di tastiera nobilitano particolarmente le composizioni, spesso e volentieri sfociando nell'elettronica, senza andar mai fuori dal seminato. Tracce energiche con refrain vincenti come "Fool's Paradise" e "Fly" si alternano a momenti più riflessivi e d'atmosfera quali "Ingenious" e "The Day We Stop Dreaming", ma sempre con la grande voce di Parry a condurre i giochi con grande maestria. Per concludere, "In Flagrante Delicto" si presenta come un album melodico e (moderatamente) progressivo, ma frizzante ed energico, che si spera riesca, con la sua ottima qualità musicale, a diffondere il messaggio ecologista a cui il prode Ian Parry tanto tiene. Dategli una possibilità.
8,5/10
Alessio Secondini Morelli