GLI ATROCI - Metal Pussy

A.I.M. Records
Gli Atroci si formano a Bologna nel 1987 e furono tra i primissimi in Italia a coniugare le sonorità metal ai testi demenziali. La band si fa subito notare anche grazie ad esibizioni eccentriche e bizzarre in cui si faceva mostra di un’immagine a cavallo tra il fantasy e il medievale unita all’esasperazione dei clichè del metal; l’unicità della proposta musicale e le particolarissime esibizioni live porteranno poi la band a debuttare discograficamente nel 1999 con un album sel-titled a cui faranno seguito “L’Armata del Metallo” nel 2004 e “Metallo o Morte” del 2009. Dopo dieci anni di pausa e varie vicissitudini interne, Gli Atroci tornano con questo nuovo album intitolato “Metal Pussy” che sostanzialmente mantiene inalterate le caratteristiche stilistiche che hanno reso famosa la band bolognese; testi irriverenti e demenziali e una spiccata tecnica strumentale che permette alla band di cimentarsi nei vari generi e sottogeneri del hard & heavy. L’apertura è affidata a “La Birra (tanta)”, un brano hard rock molto veloce che starebbe benissimo nella discografia solista recente di Slash & The Conspirators. Si prosegue con “Rutti Mostruosi” dal taglio più moderno, un post-thrash in stile Nevermore. Più “canonici” i due singoli “Probably Risk To Die” e “Il Mio Gruppo Metal”, quest’ultimo vede la partecipazione di Roberto Tiranti e Michele Luppi. Molto belle “La Vendetta della Faraona”, che fa chiaramente riferimento (e il verso) agli Iron Maiden, e “Perfekt Kombination” in pieno stile Rammstein. Molto interessanti anche i riferimenti ai System Of A Down di “Pogo Pogo Pogo”, al folk-metal cantato in stile Guccini di “Lungo e Diritto” e al brutal-death-grind di “Gloryhole”. “Metal Pussy” è un disco vario stilisticamente, suonato alla grande, con testi divertentissimi e dissacranti che non risparmiano nessuno composto da canzoni comunque validissime. Grande ritorno per Gli Atroci.

Voto: 8,5/10

Vincenzo Chioppa