RAGNAROK - Non Debellicata

Agonia
Dalla fredda Norvegia, ritornano sul mercato discografico i luciferini Ragnarok, band molto conosciuta all’interno della scena estrema europea, in quanto autrice di alcuni ottimi album in passato come: Nattferd, glaciale inizio, Arising Empire, Blackdoor Miracle, che per alcuni versi li hanno consacrati come una band di assoluto culto, per tutti gli amanti della nera fiamma. I norvegesi in questione continuano senza sosta nel portare avanti la loro personale visione del black metal che per certi versi rimane ancorata agli schemi tradizionali così chiamati dai più, quali anti cristianesimo, satanismo, paganesimo e via dicendo. Sorvolando sui temi trattati, di cui ormai non crediamo sia di stupore alcuno, la musica proposta dalla band è un mix letale di black metal, death e un pizzico di melodia oscura e dannata. Ciò ovviamente non significa minimamente che i Ragnarok abbiano perso la loro malefica personalità, ma hanno aggiunto qualche tassello alla musica di quest’ultimo Non Debellicata, che lo rende molto prezioso. Se alcuni non vedranno alcuna riforma particolare all’interno della musica, vuol dire che probabilmente non hanno ascoltato con attenzione. I brani contenuti nel disco hanno strutture non banali ma sono abbastanza complesse e ricche di passaggi che richiedono appunto una certa attenzione, cosa non da poco per un black metal album. Si parte subito alla grande con un'infernale Non Debellicata, che mette già le carte in tavola, in quanto un brano assolutamente in linea con la loro produzione a cui ci hanno abituato. Il massacro, la discesa negli inferi continua con le varie e splendide Chapel Of Shadows, Sanctimoneous, Bestial Empitness. Sostanzialmente tutto il disco procede nella stessa direzione dei brani appena citati. Dieci i brani presenti, per quasi cinquanta minuti senza un calo di tono, in cui la band riesce a tirare fuori tutto l’odio che si portano dentro da una vita e che sembra non cessare nel modo più assoluto. Album che è consigliato non solo agli estremisti del genere, ma anche a tutti quelli che amano le cose oscure, fredde e dannate. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro