WAYWARD SONS - The Truth Ain’t What It Used To Be

Frontiers
I britannici Wayward Sons hanno vinto tutto! Volevano fare un album fatto esclusivamente, assolutamente, splendidamente di sano, viscerale, sporco e chitarristico Hard & Roll? Ci sono riusciti. Per la seconda volta, credo, dato che "The Truth ..." è il loro secondo album, in uscita per la sempre mitica Frontiers. Volevano estrapolare, interiorizzare e poi interpretare la pura sostanza del più scatenato e sfrenato R&R, filtrando il tutto con la necessaria dose di versatilità, ottimi arrangiamenti chitarristici e senza eccedere nella pesantezza della distorsione? Lo hanno fatto. Questo disco, da qualunque angolazione lo si guardi, è venuto fuori "nu bigiù" come direbbero i partenopei. Sia nelle tracce ritmicamente più immediate come l'iniziale "Any Other Way" che in quelle più melodiche e sporcate di black music come ad esempio il capolavoro "Little White Lies" (la quale a tratti riecheggia gli Stones più settantiani nelle pentatoniche zeppe di bending) o la ballad "Fade Away", si percepisce il giusto enunciato. Questo è Rock, ragazzi. Ed è importante che sia ancora tra noi, dati i periodi grami a cui siamo purtroppo abituati. Non c'é molto altro da dire. La Frontiers mostra Classe nei propri prodotti discografici anche quando non sono direttamente considerabili "Class Metal". Il disco merita un lungo periodo nei vostri lettori. Io vado immediatamente ad acquistarlo. Spotify non basta in questi casi. Fate lo stesso anche voi. E rigeneratevi delle cattive giornate con la musica dei Wayward Sons. 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli