OGRE - Thrice As Strong

Cruz Del Sur
Portland, città del Meine, base logistica di una formazione che imperterrita continua a proporci uno di quei generi musicali cui noi tutti siamo legati in modo particolare, anche in virtù dell’età e della generazione, che pur avanzando con gli anni rimane con la stessa passione nel proprio animo assolutamente invariata. Parliamo di Doom Metal con forti influenze rock settantine, tanto per intenderci ciò che i Black Sabbath hanno iniziato ai tempi a proporre al mondo intero. Trascorsi ben cinque anni dal precedente The Last Neanderthal, gli americani Ogre, fanno quindi ritorno sulle scene con un disco di assoluto valore artistico, che risponde al titolo di Thrice As Strong. Già dalle prime note di The Future, si è assaliti da un nodo alla gola, in quanto quest’ultimo si presenta come un inno al genere di cui abbiamo appena fatto riferimento. Una vera e propria goduria per i nostri padiglioni auricolari si rivela anche la successiva e ritmata Hive Mind, sempre con dei chiari riffs di matrice doom, riescono a mettere su una canzone che difficilmente uscirà fuori dalla mente di chi la ascolterà, anche solo per la prima volta. Questo trio sa perfettamente cosa vuole ottenere, mettendo su un lavoro di indubbia qualità. Si cimentano in modo più che naturale con un genere che a volte può sembrare morto e sepolto, ma che grazie a gente come loro, viene resuscitato di volta in volta, senza farci rimpiangere assolutamente chi li ha preceduti. Dopo i primi quattro brani in cui la band ci ha mostrato il loro lato più ritmato, nella quinta traccia, Blood Of Winter, i nostri iniziano a frenare bruscamente, andando su territori prettamente doom metal. Nelle ultime due tracce troviamo anche delle forti influenze derivate dai migliori Candlemass, il che dona ancora più fascino alle composizioni. In definitiva questo Thrice As Strong, contiene sette canzoni per una durata di quasi cinquanta minuti, dove la band fornisce prova di essere molto personale e di avere uno spiccato gusto per delle sonorità a cui è difficile rimanere impassibili. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro