NEW DISORDER - Mind Pollution

Art Gates
La prima parte di questo 2019, iniziato da poco, vede sul versante musicale, molte ottime uscite, alcune delle quali da segnalare in modo particolare, perché sono piene di idee, personalità e freschezza compositiva. Tra queste si può tranquillamente annoverare l’ultimo disco dei romani New Disorder, che con appunto Mind Pollution, mettono a segno un grande colpo. Firmato il deal con la spagnola Art Gates Records, quello che mettono in campo è un esempio lampante di come dovrebbe suonare il metal moderno e alternativo. Il nuovo disco è un concentrato di ottime idee, che rende molto particolare ogni singola nota contenuta in questo quarto disco della band. Mind Pollution non è il classico alternative metal album. Definire il genere proposto con i nuovi brani, sarebbe alquanto riduttivo, perché dentro possiamo trovare molte sfaccettature della nostra musica preferita. Partendo dalla moderna Riot, in cui i nostri iniziano a mettere le carte in tavola, in quanto si presenta come un brano corposo, denso di pathos e con un refrain che già al primo ascolto rimane in mente, senza tralasciare che oltre alle divagazioni quasi industrial dell’inizio c’è un grande lavoro di chitarre unito alla versatilità vocale di Francesco Lattes. Uno dei veri e pochi artisti italiani, che riescono a variare in modo eccezionale la voce, passando dalle clean vocals, espressive, dalla moderna impostazione, al growl potente e mai scontato. Il mixare alla perfezione parti elettroniche ad altre prettamente metal è una virtù che questa band ha e che sfrutta nel migliore dei modi, come si può ascoltare in News From Hell, dove la parte più moderna e avanguardistica non è mai troppo invasiva, e rende il brano accattivante, che ti lascia la voglia di riascoltarlo non appena finito. Con la traccia Mind Pollution, i New Disorder vanno a confezionare uno dei migliori brani. Vicino ad alcune cose fatte dai Meshuggah più lineari. Brano potente, ricco di melodia e aggressività allo stesso tempo, un esempio di quello che è l’espressività di questa realtà italiana. Se questi ragazzi hanno un bel seguito anche fuori dai nostri confini nazionali, c’è un motivo, ed è la voglia di esprimere liberamente loro stessi e la loro arte, come nel brano W.T.F, forte, potente e con un'epicità di fondo da brividi. Arriva anche il momento dell’heavy metal sano e puro con una spettacolare Gong Down, dove i nostri non dimenticano le radici prettamente metal, con sempre la bella voce di Francesco che unita alle prestazioni degli altri componenti, diventa una goduria per i nostri padiglioni auricolari. Ogni traccia ha la sua particolarità, come ad esempio anche Room With A View, brano che si rifà molto al nu metal di ottima fattura, sconfinante nel post grunge. I brani sarebbero da descrivere tutti, in modo minuzioso e attento, perché all’interno vi si trova davvero di tutto, ma il bello è che i New Disorder lo mischiano in modo personale e con grande gusto sia verso la melodia che l’aggressività, non dimenticando le parti elettroniche e moderniste che richiede il genere. Il valore, di altre canzoni come le profonde Get Out, The Beast e Scars, è altissimo. Una menzione particolare si deve comunque alla conclusiva e splendida No Place For Me, definita da noi come un bell’esempio di moderna power ballad. Consigliato proprio a tutti gli amanti del metal in generale, senza alcun tipo di paraocchi. L’arte è libertà di espressione. 

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro