POWERDRIVE - Rusty Metal

Diamonds Prod
Mamma mia! La febbre per il puro e trascinante Hard Rock & Roll si sta espandendo per la nostra penisola. E dopo i piemontesi Bad Bones, ben noti anche all'estero, ecco un'altra band di recente formazione, similare per sonorità ed intenti, che dopo la necessaria gavetta ci propone il suo roboante e rovente debutto discografico. I Powerdrive, energici sin dal nome, non fanno prigionieri, e fin dalla motociclistica track iniziale "The Road Is My Friend" mettono immediatamente a ferro e fuoco le orecchie dell'ascoltatore con una miscela potentissima di Hard & Heavy Rockandrolleggiante e condito con gustosissime influenze di Sleazy/Glam Metal ottantiano. Il tutto rivitalizzato da una bella produzione energica e robusta, ma che non disdegna di valorizzare le capacità strumentali del potente quintetto. Piace la bella voce del singer "Machinegun Miche", che presenta uno stile canoro a cavallo tra Michael Monroe, Dee Snider e il miglior Pino Scotto di matrice Vanadium (Sì! Che bello nominarlo come influenza, non vedevo l'ora!). Vi giuro, l'album non contiene nulla di nuovo in quanto a stilemi musicali, ma i nostri sanno ruffianeggiare e fare i "piacioni" con tanta tanta energia e la giusta perizia tecnica, non stancando mai e se possibile rivitalizzando un genere che era stato un po' messo da parte dagli anni 1990. L'alternarsi frenetico delle songs non lascia tregua. Ed ecco che con una successione di veri e propri pugni nello stomaco come "Hard To Survive" (con i suoi riferimenti alle sonorità AC/DC), la rovente "Living Hell" e una "On The Run" che ci rimembra certi stilemi "stradaioli" alla Saxon, i nostri non faticano a mantenere alta l'attenzione dello spettatore. Sfoderando poi al momento giusto la sentimentale e "piacionissima" power-ballad di rigore "Moonlight Lady". Il resto del disco scorre velocemente e piacevolmente in un tripudio di festosa celebrazione del più puro e vero Hard & Heavy rockeggiante e rolleggiante caratterizzato, lo ribadisco ancora una volta, da una produzione bella "sleazy sleazy" ma che non manca mai della giusta pulizia e rifinitura. Particolarmente, in questo disco c'é un suono di chitarra che è davvero una bellezza! OK, freno qui l'entusiasmo per tornare nei ranghi, affermando semplicemente che la band ligure ha bisogno del giusto seguito e supporto, solo così ci si accorgerà che anche qui nella penisola italica ormai c'è gente che sa davvero come fare del buon Hard Rock & Roll con le contropalle fumanti. E' un ordine per voi "metal kids": comprate il dischetto, e se capitassero dal vivo dalle vostre parti, accorrete ai loro show! 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli