INFINITA SYMPHONIA - Liberation

My Kingdom Music
Guardando l'immagine di copertina presente nel promopack, bella ma apparentemente un po' intrappolata in qualche stereotipo grafico, vi confesso che ero sconsolato. "Nooo non un'altra Power Metal band! Basta!" Poi inizio l'ascolto, e passata la breve intro elettronica... sorpresa! Gli Infinita Symphonia sono ben altro, per fortuna! Romani, esistenti da circa 10 anni, già con due albums all'attivo pubblicati entrambi per Scarlet Records, si ripresentano ora con il terzo "Liberation", in uscita il 7 dicembre sotto My Kingdom Music. Parlando della sostanza musicale.... i nostri NON fanno Power Metal, dicevo. Perlomeno, non quello stereotipato che noi tutti conosciamo fino alla nausea. Ma un solido Prog Metal tutto sommato di buon gusto e di discreta ecletticità e personalità. La propensione, a volte, per strutture complesse presenti in tracce come la title-track e la finale, lunga "Q&A" potrebbero addirittura, per comunità d'intenti, avvicinare la musica degli IS al più classico Prog Rock. Altrove però, non mancano brani più diretti e "metallici" come "How Do You Feel" e "Coma" (con chitarre thrasheggianti che arrivano a sfiorare il Djent). A volte i nostri si lasciano addirittura prendere da una smodata "ecletticità", riuscendo più che degnamente ad inglobare sprazzi di infuenze musicali mutuate, ad esempio, da sonorità moderne in stile, ad esempio, Tool, dal Rock dei '70s... Tra l'altro il disco beneficia di una produzione abbastanza originale sulle chitarre. Un suono bello Rock, non eccessivo, ma potente (seppur a tratti leggermente "sporcato", soprattutto verso il finale del disco). Questo da a "Liberation" quel tocco di originalità che manca un po' altrove, sempre nell'ambito dei dischi di settore. La band è tecnicamente abbastanza preparata, soprattutto il singer Luca Micioni, che mostra un timbro vocale disinvolto ed espressivo. Segnaliamo anche ospiti di riguardo. Ad esempio nella traccia "Never Forget", relativamente più Power Metal, fa la sua comparsa il mitico Ralf Scheepers, mentre le più lente "A Silent Hero" (una ballad semi-acustica) e "Be Wise Or Be Fool" contengono contributi, rispettivamente, di Blaze Bayley e di Alessandro Conti (Trick or Treat, Luca Turilli's Rhapsody). Certo, con 61 minuti l'album appare un po' troppo prolisso. Ma risulta comunque un disco variegato, con il quale gli Infinita Symphonia mirano a tagliarsi una fetta di pubblico tra un "ventaglio" di ascoltatori abbastanza assortito. 

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli