HAUNT - Burst Into Flame

Shadow Kingdom
Avevo parlato in termini entusiastici del secondo album dei Beastmaker, trio californiano fautore di un Doom Metal settantiano di eccelsa qualità. Ed ora il chitarrista/cantante Trevor William Church decide di cimentarsi nell'Heavy Metal classico, con questo nuovo progetto chiamato Haunt. Il nostro si porta dietro dai Beastmaker il loro bassista John Michael Tucker, qui in veste di secondo chitarrista, completando poi la line-up con Matthew Wilhoit al basso e Daniel Wilson alla batteria. E dopo un discreto EP d'esordio titolato "Luminous Eyes", arriva finalmente un album su breve distanza, "Burst Into Flame", in uscita per Southern Lord Records. Cosa dire di questo disco? Che è un pregevole, discreto ed orecchiabile disco di Heavy Metal classico echeggiante un po' di NWOBHM. Difetti? Beh, che è semplicemente un pregevole, discreto ed orecchiabile disco di Heavy Metal classico echeggiante un po' di NWOBHM. Church è bravo a sviscerare la passione per il genere musicale proposto. Una certa perizia tecnica e un discreto gusto compositivo di certo qui non mancano. Il tasto dolente è che, lungo tutti i 38 minuti scarsi di "Burst Into Flame", è troppo presente una forte sensazione di già sentito, sconfinante spesso nel banale. Nei riffs, come nelle armonie chitarristiche di stampo Priest/Maiden. E poi c'é la performance vocale di Church, la quale non appare proprio ottimale per il genere proposto, quando invece perfetta per il Doom Metal dei Beastmaker. In effetti, sporadicamente riecheggiano elementi tipici del gruppo madre. Ad esempio un paio di episodi moderatamente cadenzati, ed una cavalcata simil-sabbathiana come "My Mirage", di sapore "settantiano", e quindi più accostabile ad uno stile Doom/Hard Rock. La produzione, discreta ma non proprio ottimale, fa il resto, nel bene e nel male. Ripeto, non è un brutto disco, supera anche la sufficienza, ma di sicuro rispetto alle nuove leve che rinnovano alla grande il Classic Metal con dischi di elevatissima qualità (ad esempio, non mi stancherò mai di citare i bravissimi Blackslash ed i nostrani ottimi Airborne) il lavoro in questione sfigura un bel po'. Cosa perdonabile però se gli Haunt vengono cosiderati un semplice side-project di svago "metallico". Consigliato solo a chi di Classic Metal, soprattutto bands attuali, non si voglia far proprio mancare nulla. 

Voto: 6,5/10 

Alessio Secondini Morelli