DERDIAN, Enrico Pistolese: "DNA è un disco che per comporlo abbiamo messo oltre due anni"


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao lettori di Giornalemetal. DNA è un disco che per comporlo abbiamo messo oltre due anni tra una difficoltà e l'altra, senza cantante e con tutta la demotivazione che ha dominato le nostre menti in quel periodo. E' stato molto difficile venirne accapo ma alla fine siamo molto soddisfatti del risultato. Pensiamo che i pezzi siano molto validi e soprattutto ricchi di sentimento. In qualche modo siamo riusciti a canalizzare le nostre passioni più del solito.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

I Derdian sono nati nel 98, fondati da me con alcuni miei compagni di classe al liceo. Di quella formazione sono rimasto ormai l'unico membro. Gli altri ragazzi sono diventati compagni di viaggio nel tempo dopo molteplici cambi di formazione. Inizialmente eravamo dediti a cover e facevamo prevalentemente thrash, poi chissà come mai abbiamo capito che era il power che faceva al caso nostro. Probabilmente considerato che al tempo era molto in voga e lo si ascoltava ovunque. 


Come è nato invece il nome della band?

Durante una serata in un pub con la primissima formazione. Eravamo ormai sbronzi marci e durante un lungo brainstorming il nome è uscito quasi per caso semplicemente per assonanza alla nostra band preferita di allora: i Blind Guardian.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I primi tre album trattano di una saga fantasy da noi interamente concepita, I testi di Limbo vogliono affrontare il tema della nostra doppia vita divisa tra musica e lavoro quotidiano e di quanto sia difficile portarle avanti entrambe. Nel successivo Human Reset abbiamo trattato il tema degli alieni che prima o poi torneranno e ci ammazzeranno o schiavizzeranno tutti e DNA invece è il prequel di questo e nella maggior parte dei suoi testi abbraccia la tesi che quello che noi chiamiamo Dio sia stato in realtà un alieno di razza Elohim sbarcati sulla terra centinaia di migliaia di anni fa per creare il primo homo sapiens sapiens alias Adamo. Ci sono poi altri testi dell'album che non riguardano questo mini concept ma trattano di argomenti svariati. Riteniamo che i testi siano fondamentali. Il loro peso è enorme ed equiparabile per importanza alla melodia.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Beh, non saprei proprio risponderti, credo siano cose che debbano giudicare gli stessi ascoltatori. Del nuovo album in particolare posso dirti che dal nostro punto di vista è un album molto sentito emotivamente. Come ti accennavo prima, non abbiamo avuto un gran periodo anche a livello personale e credo che di tanto in tanto lo si capisca dalle melodie a tratti malinconiche.


Come nasce un vostro pezzo?

Di solito il tastierista Marco Garau e io portiamo il pezzo già strutturato in sala prove e poi tutti gli altri ci aiutano ad arrangiarlo fino in taluni casi addirittura a sconvolgerlo del tutto anche come struttura. Il contributo è proattivo da parte di tutti e negli anni abbiamo anche imparato a capirci semplicemente guardandoci negli occhi

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Credo, anzi sono certo che ognuno dei sei ti darebbe una risposta differente. Per me sicuramente False Flag operation. Mi piace molto suonare le mie ritmiche, particolarmente rocciose e serrate su quel brano e inoltre sono molto affezionato all'argomento che tratta, vale a dire il lato oscuro della tragedia dell'11 settembre...ma non anticipo nulla

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Inizialmente sicuramente Helloween, Rhapsody e Guardian. Personalemente aggiungerei anche i Metallica almeno per quanto concerne i miei riff. Ma la verità è che ognuno di noi ha portato il suo indispensabile contributo con il suo personalissimo stile e abbiamo tutti da sempre avuto gusti musicali nettamente diversi tra noi. 


Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Non siamo mai stati una band che suona tanto dal vivo. Non facendolo di mestiere e dovendo ognuno di noi lavorare e avendo alcuni anche famiglia non possiamo assentarci per lunghi periodi di tempo per fare tour. Quello che capita sono per lo più date spot. A fine Agosto torniamo per la seconda volta in Giappone per due date a Osaka e a Tokyo all'Evoken fest 2018 insieme ai Nocturnal Rites...(wow non vedo l'ora, una delle mie band preferite da sempre!) e poi si vedrà ma per ora è proprio tutto.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Pensavamo di registrarlo in Giappone in occasione dei due concerti che ci aspettano ad agosto/settembre ma dipenderà sostanzialmente dal materiale che avremo a disposizione oltre che naturalmente dalle nostre performance!!! 


Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Ehm...domanda di riservaaa? Scherzi a parte la scena musicale è molto valida e ci sono band che meritano ma anche in questo campo si assiste a ciò che accade in ogni attività su suolo italico cioè la mancanza di meritocrazia, il sistema di conoscenze e nepotismo che vige su tutto (devi essere amico di qualcuno anche per suonare alla festa della birra), i locali che per farti suonare ti chiedono: "ma quanta gente mi porti????" e quindi irrimediabilmente fanno suonare le tribute band (ormai anch'esse sempre meno seguite), i locali che fanno suonare gratis o inventandosi contest, concorsi ecc.. che hanno come unico scopo quello di raccogliere quote di iscrizione, non certo di promuovere la buona musica nostrana. A tutto questo si aggiunge il fatto che per qualche motivo a me sconosciuto il popolo italico è sempre stato esterofilo. Ciò che viene da fuori, fico! Ciò che è prodotto in casa: ah si...vabbè.... Come band Ti dico che questo paese non ci ha dato molto se non la possibilità di farci incontrare per fare musica e una manciata di amici e recensori come te che ci supportano da anni e che ringraziamo sentitamente. Per il resto ti dico che in Giappone ci aspettano all'aeroporto fans con strumenti da autografare e suoniamo davanti a bagni di folla, in Repubblica Ceca e Romania autografiamo tette e alle Maldive suoniamo per miliardari russi in vacanza :-) Perciò se in Italia un giorno le cose cambieranno, bene, sennò direi che va bene lo stesso.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Ci ha sempre dato una gran mano fin dai tempi di Myspace grazie al quale la Magna Carta ci notò e ci propose un contratto discografico per due dischi, tra l'altro ai tempi in cui erano le case discografiche a pagare le band e non il contrario che spasso! Anche con facebook abbiamo una bella vetrina di cui ci serviamo per fare pubblicità. Poi considera anche che siamo una band autoprodotta e internet è uno strumento assolutamente necessario per tutti quelli come noi. 


Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Io personalmente non mi reputo un musicista talentuoso, per quanto riguarda gli altri direi che è proprio il genere che sono nati per suonare. Non li vedrei a fare altro. Forse l'unico è Dario, il solista che è cosi versatile che lo vedrei a fare qualsiasi cosa dal prog al jazz. Sa suonare veramente tutto.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Tutti i musicisti sono compagni di viaggio perché condividiamo lo stesso sogno. Perciò la risposta è: nessuno in particolare. oppure chiunque incroci la nostra strada celebrità e non. Abbiamo uno splendido rapporto con tutti quando ci si trova on the road

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Si certo! Evviva la fig...ehm sorry forse non è la sede più adatta. Solo questo: lasciatevi guidare dal cuore, vietato seguire mode! Grazie a tutti voi per la pazienza di essere arrivati alla fine e grazie a Giornalemetal per la visibilità nella nostra primissima intervista sul nuovo disco. Ciao!

Maurizio Mazzarella