Bellissima la copertina del lavoro fatta come fosse un libro antico, con radici e/arbusti che escono dallo stemma della band prendendo le sembianze di lupo e di aquila. Dopo un intro tra il simfonico e i suoni naturali di madre natura, ecco iniziare il disco. La prima cosa che salta all’orecchio e’ la bella produzione e i bei suoni (quello che mi colpisce di piu’ sono i suoni di batteria). L’artwork e’ curatissimo in ogni particolare, e il prodotto e’ veramente molto ben confezionato. Il combo di Napoli è nato nel 2012 e prima durante e dopo i vari cambi di formazione, sono fautori di un demo nel 2013, e giungono ora al full. I nove brani che compongono il disco, registrato nel 2016 che vede per vari problemi la luce solo ora, hanno uno stile heavy metal classico, con influenze sinfoniche, ma effettivamente dopo ascolti ripetuti, ci si rende conto che hanno veramente un qualcosa di particolare, sarà l’atmosfera, saranno le tematiche, sarà il genere che si presta a varie interpretazioni, ma ecco capito il loro affannarsi per completare il quadro, la cura nella ricerca del nome in una lingua arcaica ora in disuso, la perizia certosina nei particolari di cover, finalmente tutto vien fuori… ben fatto!! Quello che a prima vista poteva essere scambiato come un sassolino qualunque, si svela poco poco a chi vuole, a chi sa apprezzare, fino a diventare pian piano una piccola gemma risaltante di colori. Anche la voce che dapprima sembrava soffocata, ha qui ragione di esistere così com’è. Sugli strumentisti nulla da eccepire, anzi li prenderei come punto di partenza e di riferimento. Open the book and listen !!
Voto: 7/10
Flavio Facchinetti