IRON MAIDEN - The Book of Souls: Live Chapter

Parlophone
Come da tradizione, ecco il nuovo live album degli inossidabili Iron Maiden. Qualcuno obbietterà che ne hanno pubblicati fin troppi, oppure che Bruce Dickinson e la band non sono più quelli di un tempo, ma chiariamo alcune cose. Il gruppo inglese non sarà più quello degli esordi o di metà anni ottanta, non farà più capolavori, ma lavori dignitosissimi, rappresenta ancora oggi l’heavy metal band per eccellenza, almeno di taglio classico, essendo uno dei fari del nostro genere preferito fin dalla fondazione e generatrice del movimento heavy metal. Senza bisogno di passaggi radiofonici, o televisivi dove vengono magnificati più esperimenti di marketing che veri cantanti o gruppi musicali, i nostri si fanno ancora valere; e soprattutto dal vivo sono ancora uno spettacolo emozionante.

I nostri sciorinano ben 15 pezzi presi dalle varie tappe a supporto dell’ultimo “Book of souls”,il suono è bello potente, si sentono tutti gli strumenti, i brani tratti dal nuovo album che avevo recensito con qualche perplessità dal vivo acquistano più potenza, epicità e trasporto come “The red and the black”, la titletrack o “speed of light”; che si vanno a intersecare con vecchi classici rispolverati per l’occasione come la superba ”Children of the damned”,”Wratchild”o la mitica “Powerslave” registrata proprio in Italia durante la data triestina. Un live coinvolgente ed energico, che sfrutta a pieno tutta la professionalità e passione dei nostri e pazienza se il buon Air raid siren o Bruce Bruce come si faceva chiamare all’epoca dei Samson non avrà più l’estensione di un tempo e si sente; il nostro è reduce da un cancro ed è più che giustificato, anzi, si sente che ci mette tutta l’anima, perché la passione che i nostri mettono nel loro lavoro si sente. L’unica pecca forse, ma pecca tra parentesi, è che non c’è supporto visivo, saranno solo su doppio cd e triplo lp, mentre il live sarà visibile solo sul canale Youtube ufficiale del gruppo, scelta discutibile ma tant’è; però questo disco sono sicuro che pochi se lo lasceranno scappare, perché rende ancora più veritiero il buonissimo stato dei nostri e poi ora e sempre up the Irons! 

Voto: 7.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli