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| SPV/Steamhammer |
Il 10 gennaio prossimo è la data stabilita per la grande celebrazione: la release del nuovo album dei Rage. Pionieri del Teutonic Metal fin dalla metà degli anni '80. Guardando indietro, mi accorgo che è il ventiquattresimo (se contiamo anche il primo, che è l'unico pubblicato con il precedente monicker Avenger). Un traguardo ragguardevole per il gruppo del bassista/cantante Peavy Wagner (unico rimasto della formazione originale, of course). Che ben conscio dei mezzi a disposizione, ripresenta la sua creatura con tutti i crismi della tradizione che fu. Fiammante Power/Thrash caratterizzato da ritmi aggressivi e potenti, come da un guitar-work (curato oggi dal chitarrista Marcos Rodriguez, che veste anche il ruolo di producer) sempre ben assortito di "twin-guitars" e buon senso della melodia. Pur non sconfinando troppo al di fuori delle loro classiche sonorità, i Rage confezionano un lavoro degno del loro nome. I riffoni metallici e le accelerazioni quasi Hardcore sono tutti elementi ben presenti, temperati dal consueto buon gusto musicale e da qualche concessione a ritmi più moderati (buona la ballad "Shine A Light"), e la grintosa voce di Wagner domina il tutto senza strafare. Abbiamo anche una riproposizione del classico "Higher Than The Sky", rinominata per l'occasione "HTTS 2.0", sempre violentissima anche con la nuova line-up. Insomma, com'è anche avvenuto per i Sodom, anche lo zio Peavey ha ben chiaro in testa che in tre le cose si fanno meglio. E all'attuale formazione dei Rage credo non manchi proprio nulla per essere ancora i Rage. Bene! A giorni allora avverrà la pubblicazione di "Wings Of...". Dopodiché, il 25 di gennaio inizia il tour. Se capitano dalle vostre parti, non lasciateveli scappare. Concludo la recensione segnalando lo spettacolare artwork, curato da Stan W. Decker (che in precedenza, tra l'altro, ha lavorato anche con Iron Maiden, Megadeth e Primal Fear). Questo è tutto. Supportate i Rage, che sono gente di Metallica Esperienza!
Voto: 8/10
Alessio Secondini Morelli