GOTHIC STONE - Haereticus Empyreum

Black Widow
DARK METAL! Così come Mamma Italia li ha fatti. Ecco cosa suonano i Gothic Stone. Band proveniente da Palermo, attiva nei primi '90 del ventesimo secolo e recentemente tornata in attività (dopo uno iato di circa 20 anni tra il 1993 e il 2013). Ed eccoli arrivare sul mercato discografico con il loro primo album, "Haereticus Empyreum", non per nulla prodotto da Black Widow Records! L'album in questione si presenta davvero come un corollario del miglior Metal Darkeggiante che si sia mai prodotto nella nostra penisola. Con un gusto musicale davvero unico oggigiorno. La band "saccheggia" allegramente a livello d'ispirazione i grandi nomi del passato nazionale. Come Zess, Black Hole e Tony Tears. Ci tengo soprattutto a citare la più bella frase presente sulla loro bio: "Fedeli al credo che il vero doom non debba essere necessariamente lento, ma bensì tetro e minaccioso". Ed è esattamente ciò che i nostri riescono magistralmente a dimostrare! Le composizioni sono poche e di durata relativamente lunga. Ma tutt'altro che tediose. Anzi, risultano composte della giusta atmosfera tenebrosa, ma assieme distillate nell'altrettanto giusta dose di epica potenza metallica. La dimensione musicale dei Gothic Stone è caratterizzata da solidi riffoni di tradizione meravigliosamente Heavy Metal, con le loro dichiarate influenze Iron Maiden/Judas Priest (ed anche un po', secondo me, Angel Witch), ma in brani come l'iniziale "Dies Irae" e "Caereris Mundus The Necromancer" l'energia del Metal viene ottimamente temperata dalla presenza copiosa di arrangiamenti di organo liturgico e parti recitate in latino, capaci di rievocare atmosfere similari ai migliori Black Hole, The Black e Il Segno Del Comando. E poi... i nostri hanno dalla loro un vocalist come Gabriele "Nightcomer" Grilli, dal tono magnificamente e profondamente recitativo: proprio quel che ci vuole in siffatti orizzonti musicali! Insomma, "Haereticus Empyreum" è un disco davvero superlativo per il particolare sottogenere di Metal di cui stiamo parlando. Ed è destinato a tutti i Veri Cultori del Dark/Doom più occulto e tenebroso... soprattutto quello di chiara tradizione italica. Termino la recensione facendo i complimenti al chitarrista Vincenzo Mandarano, capace di sprigionare nei suoi pregevoli assoli un feeling da troppo tempo andato perduto. E infine segnalo l'unico strumentale dell'album: "The Time Lord", che è in realtà una cover del tema musicale del famoso telefilm fantascientifico "Doctor Who": nella sua nuova, riuscitissima veste sonora Metallara, il brano convince non poco. Insomma, i nostri sono davvero ottimi musicisti, dopotutto. Bene, e che Gothic Stone sia, allora! Il Dark Metal italico si arricchisce di nuova linfa sonora.

Voto: 9/10

Alessio Secondini Morelli