SLASH (FEATURING MYLES KENNEDY AND THE CONSPIRATORS) - Living The Dream Tour (LIVE)

Eagle
Premesso che reputo Slash un grande assoluto della musica contemporanea, la prima domanda che si pone di fronte a questo doppio dal vivo intitolato Living The Dream Tour e': perché un quarto album live in meno di dieci anni? L'album dal vivo dovrebbe essere un evento celebrativo e se si reitera troppo spesso rischia di perdere qualcosa. Ma questa considerazione preliminare non toglie che riascoltare la chitarra di Slash accompagnata dalla voce di Myles Kennedy sia sempre una bella esperienza che non annoia mai. Nelle due ore abbondanti di concerto viene dato ampio spazio ai quattro album solisti dell'artista. La trascinante opener The Call Of The Wild è tratta dall'ultimo lavoro Living The Dream del 2018. Si continua con Halo da Apocalyptic Love del 2012, un bel brano corposo e incisivo, e dallo stesso disco proviene anche Standing In The Sun. Con Ghost andiamo al primo album solista del chitarrista, quello Slash del 2010 in cui il Nostro si accompagnava a una serie di cantanti alquanto noti nel panorama rock. Questo bel brano in studio veniva eseguito da Ian Atsbury dei Cult. Back From Cali è tratto dallo stesso album, e in questo caso la voce di Myles Kennedy era già presente nella versione originale. Come ci ricorda il titolo del doppio dal vivo, è il tour di Living The Dream, e da questo lavoro provengono i tre brani successivi. My Antydote contrappone un cantato dolce a una ritmica sferragliante. Serve You Right si muove con robusta agilità, mentre Boulevard Of Broken Hearts si fa forza di una melodia coinvolgente. Il bell'arpeggio di Shadow Life ci riporta all'album World On Fire del 2014. Si torna all'album del 2010 con la rabbiosa We're All Gonna Die che, ricordiamolo, in studio era eseguita da Iggy Pop. Sempre da quel disco ci gustiamo un altro gran bel rock, Doctor Alibi, che Myles Kennedy fa proprio nonostante l'originale fosse appannaggio dell'indimenticato Lemmy Kilmister. Torniamo all'album del 2018 con Lost Inside The Girl, pezzo che esalta la vocalità di Kennedy. Ancora da World On Fire arriva Wicked Stone che presenta un lungo assolo di Slash che ci regala emozioni a piene mani, dilatando il brano oltre gli undici minuti. Il grande hard rock dal vivo è anche questo, la chitarra lanciata in libertà. Mind Your Manners , da Living The Dream, è un pezzo veloce e diretto. L'ultimo pezzo in scaletta da questo album è Driving Rain, dotato di una bella melodia. By The Sword, dal primo album del 2010, in studio era interpretata da Andrew Stockdale dei Wolfmother, e Kennedy per l'ennesima volta fa suo il tutto con gusto e classe. Siamo ormai a buon punto, la fine dello show si avvicina lentamente. Arriva Night Train, unico omaggio alla grande band che di fatto ha reso Slash una star immortale, i Guns And Roses. Ancora da Slash del 2010 arriva la piacevole Starlight, già cantata da Myles Kennedy anche in studio. You're A Lie con il suo riff sferzante ci riporta ad Apocalyptic Love. World On Fire, title track del disco del 2014, diventa un tour de force di oltre un quarto d'ora che consente un po' a tutta la band di salire alle luci della ribalta. Band, ricordiamolo, formata da Frank Sidoris alla chitarra ritmica, Todd Kerns al basso e Brent Fitz alla batteria. Dallo stesso disco ci arriva addosso il rock deciso di Avalon. Il gran finale di concerto, ultimo bis, è affidato ai nove minuti di Anastasia, uno dei brani più belli e magnetici che lo Slash solista ci abbia regalato. Il riff a mulinello e la generosa divagazione solistica che caratterizzano questo pezzo seducono in via definitiva i nostri sensi già ammaliati da una scaletta di tutto rispetto. Come abbiamo già detto in sede di recensione di Livin The Dream in studio, Slash e Myles Kennedy ormai sono diventati un'istituzione rock, un duo voce /chitarra che nel cuore di tanti è assimilabile ormai ad altre combinazioni del calibro di Page/Plant o Jagger/Richards. E detto questo, Slash può ormai autocelebrare la propria arte ogni volta che vuole. 

Voto: 9/10

Silvio Ricci