JINJER - Macro

Napalm
Devo fare pubblica ammenda, avevo erroneamente e superficialmente sottovalutato i Jinjer. Ascoltando la quarta fatica della band ucraina mi sono piacevolmente dovuto ricredere, perché questa è davvero una grande band. Il gruppo capitanato dalla bella e talentuosa cantante Tatiana Shmailyuk ci propone un Groove Metal che riprende in parte lo stile di gruppi come Mudvayne e Otep, protagonisti, tra gli altri, del calderone chiamato Nu-Metal tanto in voga nei primi anni 2000; un Groove Metal, come dicevamo, che spazia molto anche in territori atipici per un gruppo metal, grazie all’altissima preparazione tecnica dei musicisti coinvolti. Questo nuovo full-length presenta nove brani con una varietà stilistica che ben poche band ormai possono vantare. L’apertura è affidata ai due singoli che hanno fatto da apripista: “On The Top” e “Pit Of Consciousness”, due brani molto potenti, basati entrambi su ritmiche groove/djent ma con dei refrain melodici molto accattivanti, sulla stessa scia anche “Noah” posizionata a metà tracklist. “Judgment (& Punishment)” spicca invece per le sue divagazioni reggae e anche in questa circostanza la bravissima Tatiana riesce a destreggiarsi in maniera egregia. Anche “Pausing Death” e “The Prophecy” hanno delle trame intricatissime, che in questo caso sfociano nel Death Metal con dei blast-beat tiratissimi grazie ad una sezione ritmica davvero eccezionale. Molto particolari anche “Home Back” e “Retrospection”, la prima con un break centrale che oserei definire quasi jazz, mentre la seconda spicca per il cantato in lingua madre, un brano molto toccante. Chiude il disco “IainnereP” da considerarsi a tutti gli effetti un outro strumentale dall’atmosfera ipnotica e inquietante. Quella dei Jinjer è una favola moderna, una band che ha mosso i primi passi su Youtube, che ha saputo affermarsi e consolidarsi grazie ad esibizioni live sempre più convincenti e devastanti e grazie soprattutto a release di altissima qualità come questo “Macro”.

Voto: 8/10

Vincenzo Chioppa