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| Caroline International |
Iggy Pop è un sopravvissuto del rock'n'roll. Uno che ha davvero trasgredito le regole prima di tanti altri. Uno che ha creato ex-novo alcuni approcci estremi sia musicali che scenici. Uno dei primi veri punk della storia e che è però rimasto sempre trasversale fra i generi. Dopo aver creato, con gli Stooges, un archetipo di rock violento, spasmodico, ribelle e iconoclasta, il Nostro ha avuto fasi alterne nelle quali ha però sempre mantenuto alto il livello della qualità musicale e della tensione emotiva. Questo Free del 2019 è un album cupo, introspettivo, oscuro, notturno e rarefatto. Non è certo il ciclone rock che in molti ancora si aspetterebbero da lui. I dieci brani di Free sono d'atmosfera, con la particolare tonalità baritonale di Iggy Pop in grande evidenza. Nessun furore elettrico in questo disco breve (poco più di mezz'ora di musica) e decisamente atipico. Una musica notturna, sofisticata nella concezione, che ci accompagna in un viaggio allucinato e spiazzante. Eppure una prima esternazione di quest'anno dell'artista è venuta fuori cinquant'anni fa nella mortifera e inquietante We Will Fall dal primissimo album degli Stooges. Quindi se avete amato tutto di questo artista unico probabilmente, dopo qualche perplessità, riuscirete ad apprezzare anche questo nuovo corso della sua produzione.
Voto: 7/10
Silvio Ricci