AS I LAY DYING - Shaped By Fire

Nuclear Blast
Settimo album per gli ormai affermati Deathcorers statunitensi As I Lay Dying. Praticamente ho detto tutto. Ci troviamo difronte un tipico album di Deathcore. Nè più nè meno. Potenza sonora derivante dal Metal più estremo, riffs thrashettoni d'una velocità forsennata, tanti cambi di ritmo, abilità tecnica globale apparentemente impeccabile, temperata da una produzione digitalmente iper-precisa quanto iper-triggerata sulla batteria, sfoghi "grunteggianti" nel cantato inframezzati da vocals melodiche negli sprazzi d'atmosfera più Alternative... non c'é molto altro. A quanto pare, questo è oggi il Deathcore. Più che un sottogenere musicale del Metal, una specie di scheggia "tecnologica" impazzita. Se andiamo ad esaminare più a fondo, in un disco come "Shaped By Fire" non troveremo proprio nulla di clamorosamente nuovo. Solo vari stilemi appartenenti alle tendenze Rock/Metal del recente passato, assemblati assieme in composizioni più o meno complesse, con quella produzione così digitalmente perfetta che a volte rasenta l'elettronica. Cos'é che non va, non so dirlo. Forse che con tutte quelle bordate ritmiche di precisione assolutamente inumana, assemblate con questo tipo di produzione altrettanto fredda e quasi robotica... ci stiamo scordando il calore umano? Le belle stecche o note imprecise che apparivano ogni tanto sui dischi Rock/Metal appena qualche decennio prima? Dopotutto, mi pare pure abbastanza arbitrario stare a sindacare sulle scelte produttive di un gigante come la Nuclear Blast... per carità. Posso capire che oggi sussista una fetta di pubblico, relativamente giovane, capace di apprezzare certi prodotti discografici. E allora, se cerchiamo di ragionare in maniera del tutto oggettiva, il prodotto discografico in questione è tutt'altro che pessimo. Piacerà ai fans del genere Deathcore ed ai fans della band. Il fatto è... che ancora non ci ho fatto l'abitudine. Generi come questo fanno somigliare la musica Metal più moderna a qualcosa suonato più da un gruppo di "automi"... che di esseri umani. Sarà vicina l'apocalisse? Abbiamo forse dimenticato anche la nostra ultima qualità... l'umanità? Boh... avrò letto forse troppa letteratura distopica. Oppure... proprio questo cercano di rappresentare bands come gli AILD. La perdita dell'umanità da parte degli esseri umani. Gli sta riuscendo bene. Chiunque ami il genere troverà "Shaped By Fire" un ottimo album. Io, francamente, sono ancora scioccato per la presa di coscienza appena avvenuta, nello spazio di una recensione. Vado a rifugiarmi nel più umano ascolto di un disco dei Black Sabbath. Loro che tra macchinari di fabbrica sono cresciuti, e non hanno certo ancora perso l'umanità. Si annunciano tempi davvero grami...

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli