MELTDOWN - Deadringer


Ed è arrivato il momento di recensire la seconda “fatica” dei norvegesi Meltdown, che giunge dopo due anni dal primo full Answers, periodo in cui la band ha fatto molte apparizioni live. I ragazzi si muovono con disinvoltura all’interno delle trame intricate del loro lavoro, che devo dire mi cattura completamente. Un ottimo esempio di come suonare metal in modo intelligente e moderno. Cominciamo dalla produzione che è ottima, tutto si sente alla perfezione, buoni i suoni delle chitarre e della batteria molto controllata e precisa. All’ascolto del lavoro si passa da un inizio deciso di Walls down (il singolo) a tempi più cadenzati di Who i am, a riff più andanti come l’esempio della track che da nome al disco intero,per poi diventare lenta e potente. Ottima anche Bleeding, che lascia il posto alla più ragionata Wolrd Unseen … Si riconosce la “matrice svedese”, volendo centrare appieno il bersaglio il lavoro è intriso di Gotheborg sound, ma la cosa non ci dispiace affatto, anzi … altra nota da non sottovalutare il mix e mastering è stato affidato a Fredrik Nordtrom (At the Gates, Arch Enemy, Architects, Hammerfall, Sabaton, Dimmu Borgir…) Nonostante il disco sia zeppo di riffs potenti e cattivi, c’e’ tantissima melodia nelle canzoni dei “ragazzacci” che dimostrano che “ci sono”!! Nota di “gossip” le copertine sono disegnate da Mike D’antonio (bassista dei Killswitch Engage). Un ottimo lavoro, caldamente consigliato non solo agli amanti del “metal moderno”. Avanti cosi Meltdown! 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti