DANGER ZONE - Don't Count On Heroes

Pride & Joy
Quanto sono ancora ignorante riguardo la scena Hard & Heavy del mio paese? Beh ancora molto. Se non conosco ancora i Danger Zone. Bolognesi (cavolo, come i Crying Steel!!!), fautori di un Hard Rock cromato e potente. Per un po' d'anni (negli '80s soprattutto) i nostri sono stati fautori di una lunga trafila di demo. Poi hanno passato una quindicina di anni di iato... fino a tornare negli ultimi anni, ad iniziare una trafila di ottimi albums. Dei quali questo "Don't Count On Heroes" è il quarto. Il secondo per Pride & Joy. Non si tratta assolutamente di un ritorno sottotono di vecchi Hard Rockers nostalgici ed arrugginiti dei decenni passati. Tutt'altro! Il disco è molto bello, tutto basato sulla tradizione del più potente ed assieme melodico Hard Rock di classe degli anni '80. Ben suonato, molto ben prodotto e soprattutto zeppo di gran qualità del songwriting. I nostri ci sciorinano 11 brani che più "Class Metal" non si può. Uno più bello dell'altro. Con tutti i refrain corali, gli arrangiamenti tastieristici (mamma mia, una primizia!) e le chitarre potenti ed energiche (nonché "solisticamente" sopraffine) che ci vogliono per affascinare gli amanti del genere. Mia song preferita? Direi "Hang On To Your Heart", dove a mio modesto parere arriviamo quasi a livelli del miglior songwriting dei Magnum, e ho detto tutto! Proprio un bel disco. Coinvolgente... anche per la particolare grinta e classe vocale del singer storico Giacomo Gigantelli (che assieme allo storico chitarrista Roberto Priori ed al batterista Paolo Palmieri rappresentano i membri "storici" ancora oggi in formazione, mentre le nuove entrate in formazione sono il bassista Matteo Minghetti, l'altro chitarrista Danilo Faggiolino ed il tastierista Pier Mazzini). Parrebbe un disco della Frontiers per livello qualitativo... ma non lo è. Ognitanto pure la Pride & Joy azzecca qualche ottimo colpo riguardo il genere in questione. Ottimo!!! 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli