Paolo Grassi, quarant’anni fa in una intervista a Lorenzo D’Arcangelo

Era la Quinta edizione del Festival della Valle d’Itria quando Paolo Grassi, cui è dedicato lo spettacolo “Per tutti! Il sogno di Paolo, Nina e Giorgio”, protagonista l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Bernardo Maria Sannino e in programma nel chiostro di San Domenico a Martina Franca sabato 27 luglio alle 21.00, è in giro fra Taranto e Bari. Nel suo breve tour pugliese, Grassi punta naturalmente anche la sua Martina Franca, rilascia un’intervista a Lorenzo D’Arcangelo. Deve prendere a bordo con sé, per il viaggio di ritorno a Milano, Tino Carraro, storico attore e protagonista di numerose produzione del “Piccolo”. Quel teatro, di avanguardia a quei tempi, spacca i giochi con il resto delle produzioni. Il “Piccolo” è nelle solide mani di Grassi, il “martinese di Milano”, l’uomo che ha “inventato” il teatro come istituzione culturale, servizio pubblico e impegno civile. Qualcosa che non si misura dal successo dello spettacolo, ma dal numero di spettatori ai quali è riuscito a insegnare qualcosa. Quel teatro, il “Piccolo” di Milano, è la creatura che ha fortemente voluto insieme con sua moglie, Nina Vinchi, e Giorgio Strehler. Dunque, quarant’anni fa, quinta edizione del Festival della Valle d’Itria, Grassi si concede alla stampa. Parla del suo impegno per il Festival della Valle d’Itria e della sua considerazione per la rassegna. «Per me il Festival ha grande importanza, si svolge a Martina Franca, terra particolarmente cara al mio cuore, ai miei sentimenti, alla mia vita. Altra cosa, questa più importante – l’intervista è rilasciata nel 1979 – è l’unico Festival teatrale del Sud; unico che si qualifichi in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Abruzzo, dunque, come tale, ritengo debba essere difeso più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi, da chiunque abbia possibilità di difenderlo». Il giudizio su quella edizione, la quinta. «Largamente soddisfatto: Luciano Pavarotti è uno dei punti di forza, un evento straordinario; “Maria Stuarda” con Victoria Cortez e l’inaugurazione con “La pace di Mercurio” di Tommaso Traetta. Mi pare siano tre cose importanti, poi gli altri concerti, da camera, e spettacoli di balletto, punti fondamentali Festival». A quei tempi, potrebbe rappresentare un altro punto di forza per fare avanzare il Mezzogiorno. Grassi conferma, ma va anche oltre. «E’ un altro punto di forza, ma il Festival dovrà avere una “clientela” internazionale e una locale. Siamo al quinto anno, in una fase di aggiustamento, per fare avanzare il Mezzogiorno credo sia una buona pedina, ma non “la pedina”, diversamente diminuiremmo il suo ruolo del Mezzogiorno. Il Festival, però, può essere uno dei contributi nella crescita del Sud». “Per tutti!” è una fiaba in musica di Benedetto Sicca (sua anche la regia) ed Emanuele D’Errico, liberamente ispirata all’avventura che vede tre giovani – Paolo Grassi, Giorgio Strehler e Nina Vinchi – creare il Piccolo Teatro di Milano, primo teatro pubblico in Italia. Musiche di Chiara Mallozzi e Bernando Maria Sannino, che dirigerà l’Ensemble dell’Orchestra ICO della Magna Grecia: Rocco Brandonisio (clarinetto), Michele Dilallo (fagotto), Flavia Truppa (violino), Maurizio Lomartire (viola), Marcello Forte (violoncello), Michele Santore (percussioni). Quando gli chiedono suggerimenti per questa iniziativa, Grassi non si tira indietro. Propone. «Legare il Festival molto più alla popolazione di Martina, in quanto nelle città lontane e lontanissime il Festival della Valle d’Itria in qualche modo arriva, ma è qui che bisogna vincere la battaglia: i martinesi, non soltanto quelli ricchi, non soltanto i vecchi, devono sentirsi di casa e non contrariamente parenti poveri di questo Festival. Questo è un appuntamento importantissimo che Martina non può bucare». Grassi a tutto campo, gli aiuti al Festival. «Questi sono inferiori alle necessità, spero vivissimamente che con quelle quote personali che alcune gentili signore vanno raccogliendo si possano rimediare ancora dei milioni che, sarà un po’ strano (tono ironico, ndc), sono necessari anche per fare della musica, del teatro, per fare del cinema come vuole fare il Festival. Spero che queste cose avvengano e faccio tanti auguri al Festival della Valle d’Itria». “Per tutti! Il sogno di Paolo, Nina e Giorgio”, Chiostro di San Domenico a Martina Franca, sabato 27 luglio. Biglietti (15,00 euro; 10,00 euro ridotto, più diritti di prevendita): Box Office del Festival, piazza Roma a Martina Franca; online: VivaTicket.